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L'inchiesta

Prato, 19enne trovato morto in strada: s’indaga per omicidio. Attesa per il risultato dell’autopsia


	La strada in cui è stato trovato morto il giovane (foto Juri Autovino)
La strada in cui è stato trovato morto il giovane (foto Juri Autovino)

La vittima si trovava con un amico ma non si esclude che ci fossero altre persone. Si cercano elementi anche nelle riprese delle telecamere della zona

13 agosto 2024
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PRATO. È stata effettuata ieri, dalla dottoressa Luciana Sonnellini, l’autopsia sul corpo di Hu Lipeng, il 19enne trovato senza vita nella tarda serata di domenica in via delle Badie a Prato. Entro 60 giorni dovrà essere consegnata la relativa relazione alla procura. La speranza è che, assieme alle altre attività di indagine – dalla raccolta delle testimonianze al controllo delle telecamere della zona – possa chiarire che cosa è successo al ragazzo.

Nonostante le voci che si sono rincorse per tutta la giornata di ieri, tutte le ipotesi emerse dopo la scoperta del corpo di Hu restano plausibili: dall’incidente fino alle ipotesi più inquietanti, come quella del suicidio o dell’omicidio. La decisione della procura di aprire un fascicolo per omicidio a carico di ignoti rappresenta, infatti, la procedura naturale in casi come questo, come spiega il legale della famiglia del ragazzo, l’avvocato Tiziano Veltri: «È un atto dovuto, per poter effettuare l’autopsia. Ma questo non vuol dire che si sia trattato effettivamente di un omicidio. Tutte le altre ipotesi sulla causa di morte restano ugualmente valide al momento».

Insomma, per poter fare l’esame autoptico, che dovrà contribuire a far chiarezza sulle ragioni di questa tragedia, si doveva aprire quel fascicolo per omicidio. Poi l’autopsia stessa potrebbe smentire o confermare questa possibilità che, comunque, continua ad aleggiare come un’ombra oscura sulla perdita di questa giovane vita.

La causa di morte diretta pare comunque (e su questo sembrano esserci pochi o nessun dubbio) il trauma provocato dalla caduta dall’alto, un volo di circa una decina di metri dal terzo piano della palazzina di via delle Badie in cui, secondo la prima ricostruzione, Hu Lipeng si trovava assieme a un amico coetaneo al momento della tragedia. Amico che è stato ascoltato dai carabinieri che per conto della procura conducono l’indagine, sulla quale si continua a mantenere un riserbo estremo. Quel volo non ha lasciato scampo al ragazzo, morto sul colpo. Quello che resta da ricostruire e cosa sia successo negli attimi immediatamente precedenti, ed è su questo aspetto che si sta appunto indagando, per esempio cercando di capire se vi fossero altre persone con Lipeng in quel momento, o se magari il ragazzo, magari sotto l’effetto dell’alcol, si fosse sporto pericolosamente dal balcone, o, ancora, se a precedere l’accaduto ci siano stati dei diverbi, magari degenerati, fino alle estreme conseguenze. E proprio questo è uno dei punti su cui dovrà far chiarezza l’autopsia, ossia vedere se, oltre a quelle della caduta, vi siano anche segni di colluttazione sul corpo di Hu.

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