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Elezioni in Toscana, il caso dei paesi delle stragi naziste dove vola Giorgia Meloni

Elezioni in Toscana, il caso dei paesi delle stragi naziste dove vola Giorgia Meloni

A Stazzema e Civitella Val di Chiana FdI fra il 33 e il 35%. Lo storico: «Nessun legame con il passato»

11 giugno 2024
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A Stazzema al 33%, a Civitella Val di Chiana al 35. Perfino in crescita rispetto alle Politiche di due anni fa. Sembra quasi un caso politico. Nei due Comuni delle stragi nazifasciste, quelli in cui le SS e l’esercito tedesco hanno lasciato il segno indelebile degli eccidi, Giorgia Meloni e i suoi Fratelli d’Italia volano, sono la prima forza politica. Una sorta di assurdo contrappasso per paesi diventati simbolo della Memoria e antifascismo. Eppure, è convinto Paolo Pezzino, per anni professore di storia contemporanea all’università di Pisa e il maggior esperto italiano delle stragi compiute dai naziste nel Paese, «Sant’Anna di Stazzema è Italia. Sbaglieremmo se pensassimo che ci siano ragioni diverse da quelle che nel paese hanno spinto una maggioranza relativa a votare Meloni» dice il docente che ha collaborato anche alla ricostruzione storica dell’eccidio del paesino versiliese in cui i tedeschi trucidarono 560 persone.

L’affermazione della destra né a Stazzema né a Civitella è una novità. FdI è andata oltre il 30% in entrambi in paesi già alle passate politiche, e proprio nel comune versiliese che fra le proprie frazioni comprende anche Sant’Anna si registrò anche il boom della Lega, negli anni ’90 perfino una affermazione importante di An. Insomma, non è la prima volta che vi si affacciano partiti post-fascisti. Intanto Sant’Anna è solo una frazione di un Comune montano dal territorio vasto. Non solo, da ormai dieci anni si ripete una specie di stessa scena. Alle Europee stravince la destra, ma negli stessi giorni i cittadini di Stazzema premiano un sindaco di sinistra. A Stazzema è successo anche ieri, dove Maurizio Verona, sindaco iscritto al Pd e fautore dell’anagrafe antifascista creata proprio a Sant’Anna, ha conquistato il suo terzo mandato con il 77%. Certo, da anni potrebbero pesare sull’opinione pubblica stazzemese certe narrazioni antiche, prive di qualsiasi fondamento storico, ma radicate nella memoria e tramandate di famiglia in famiglia che attribuiscono ai partigiani una responsabilità nella strage. Non solo la vecchia leggenda del foglietto in cui i resistenti invitavano i residenti di Sant’Anna a non sfollare, ma perfino un ruolo da accompagnatori delle Ss. Paccottiglia, post-verità. Che eppure ancora oggi non fa fatica a permeare l’immaginario di alcuni. 
 

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