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I drammi nello sport

Maledetto 14 aprile: Mattia Giani ed Evan Ndicka, due malori sul campo di calcio lo stesso giorno della morte di Morosini


	Da sx Mattia Giani, Evan Ndicka e Piermario Morosini
Da sx Mattia Giani, Evan Ndicka e Piermario Morosini

La drammatica coincidenza: 12 anni fa la scomparsa del giocatore amaranto. Il calciatore del Castelfiorentino ricoverato in gravissime condizioni a Careggi. Il difensore giallorosso in ospedale per accertamenti

14 aprile 2024
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CAMPI BISENZIO. Per un incredibile scherzo del destino, la storia del malore in campo del calciatore del Castelfiorentino Mattia Giani si intreccia ad un’altra vicenda. Era sempre il 14 aprile, ma del 2012, quando sul campo di Pescara, dove il Livorno era impegnato nella gara contro la squadra di casa, si sentì male.

Maledetto 14 aprile

Piermario Morosini si accasciò a terra, durante un’azione di gioco, tendo in un paio di occasioni di rialzarsi per riprendere la propria posizione. Dal campo, i calciatori ebbero subito la percezione della gravità di quanto stava accadendo: nessuno ha dimenticato l’immagine delle lacrime di Schiattarella o le mani tra i capelli, in preda alla disperazione, di Verratti, che allora giocava nel Pescara. Sul campo non fu usato il defibrillatore, l’ambulanza entrò sul rettangolo di gioco in ritardo per la presenza di un’automobile di servizio della polizia municipale ad ostruire il passaggio. Se fosse stato usato nei primi tre minuti dal malore, come fu chiarito anche nelle aule di tribunale, il giocatore avrebbe avuto «tra il 60 e il 70%» delle possibilità di riprendere il ritmo cardiaco. Il cuore di Morosini, quel grigio pomeriggio, si fermò per sempre lasciando nella disperazione tutti, compagni di squadra, sotto chock, e avversari. I campionati furono sospesi e il Livorno si mise in viaggio per il più triste dei rientri. Tornarono a notte fonda a Tirrenia, il quartier generale della squadra toscana in occasione delle sfide interne. Ad attenderla, in un silenzio surreale, capace di squarciare la notte, c’erano più o meno una cinquantina di tifosi. Formarono un cordone, attorno a calciatori e tecnici, per “scortarli” fino all’ingresso nella struttura, con un gesto simbolico capace di trasmettere la propria vicinanza in un momento di tanto dolore. All’ingresso, fu appeso anche uno striscione con scritto “Ciao Moro, 25”.

Il malore di Ndicka

E sempre oggi anche un altro calciatore – questa volta di Serie A – si è accasciato in campo a causa di un dolore al petto. Si tratta del difensore della Roma, Evan Ndicka impegnato con la sua squadra nel match contro l’Udinese al Bluenergy Stadium. Il giocatore di è sentito male al 72' ed è stato portato in ospedale per accertamenti. Le sue condizioni non sarebbero gravi. La partita è stata sospesa. 

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