Morti nel cantiere dell'Esselunga, aperta un’inchiesta per omicidio colposo plurimo. Crollo della trave: errore o difetto?
Si sta ricostruendo la catena del subappalto: la società aggiudicatrice dell’intervento ha sede in Lombardia. Sentito un direttore dei lavori
FIRENZE. Un cedimento, che ha provocato una serie di crolli a catena. Sotto sono rimasti gli operai di una ditta che lavorava in subappalto. L’intero cantiere di via Mariti, dove è in corso la realizzazione di un supermercato Esselunga, è stato posto sotto sequestro su disposizione dei pm Francesco Sottosanti e Alessandra Falcone, che coordinano l’inchiesta. Sul crollo la procura fiorentina ha aperto un fascicolo per i reati di omicidio colposo plurimo e crollo colposo. Non ci sarebbero, al momento, indagati. I sigilli sono scattati anche per la documentazione relativa al cantiere. L’esame delle carte servirà ad accertare il rispetto delle norme di sicurezza e a ricostruire l’organigramma delle aziende che operano in subappalto nell’area di costruzione, che in tutto sarebbero oltre sessanta.
La società committente è La Villata Immobiliare, la società che raggruppa le principali proprietà immobiliari della controllante Esselunga. L’impresa esecutrice dell’appalto è la Attività edilizie pavesi srl, da sempre legata alla realizzazione dei supermercati del gruppo. Un’azienda insomma “di fiducia” di Esselunga. La progettazione e direzione dei lavori, stando al cartellone che campeggia fuori dal cantiere, è affidata all’ingegner Marco Passaleva, nome molto conosciuto a Firenze. A valle della ditta appaltatrice, una serie di aziende in subappalto. In tarda serata i due pm assegnatari del caso, insieme al procuratore capo Filippo Spiezia, hanno ascoltato negli uffici del Palazzo di giustizia il direttore dei lavori di una delle quattro ditte che oggi erano impegnate nel cantiere.
La dinamica esatta dei fatti è in corso di accertamento e di certo occorreranno molte perizie per ricostruire l’accaduto in modo certo. A provocare quello che si è trasformato in un vero e proprio “ground zero” fiorentino, frutto di un terribile effetto domino, è stato il cedimento di una trave in cemento armato. La struttura, che sorreggeva il solaio del terzo piano, non si sarebbe spezzata. Si sarebbe invece letteralmente staccata, prima da un lato e poi dall’altro. Per questo, si ipotizza il cedimento di uno dei “denti” del pilone – anche questo in cemento – a cui era ancorata. Poi il solaio è venuto giù, portandosi via anche gli altri due sottostanti.
Cosa abbia provocato questo cedimento di natura strutturale non è ancora stato stabilito con certezza. Tra le ipotesi al vaglio, quella che possa essersi tratto di un errore nell’assemblaggio dei pezzi, che non vengono prodotti dalle ditte che li installano. Ma è sul piatto anche l’eventualità che la rottura sia stata indotta da materiali scadenti e non conformi. L’ultimo scenario, è quello che si sia verificato un errore di progettazione.
«Emergenza, ascolti, ci è crollato un solaio», dice un operaio del cantiere nella prima telefonata fatta al 112, il cui audio è stato trasmesso ieri sera dal Tg1. «Avete bisogno di un’ambulanza?» chiede l’operatore. «Sì abbiamo bisogno dell’ambulanza, abbiamo bisogno un po’ di tutto» risponde la voce all’altro capo. All’operatore che chiede se ci sono feriti il lavoratore risponde: «Non li vedo perché non riesco ad andare giù, sono scioccato». «Non vedo nulla, sono un mucchio di polvere e la gente che corre».
La società aggiudicatrice dell’appalto, la Attività edilizie pavese srl con sede a Pieve del Cairo, è attiva dal gennaio del 2018 nel settore manutenzione e riparazione edifici. Ha un capitale sociale di 50.000 euro e conta al 30 settembre 2023 35 addetti. I due soci sono Ludovico Vegetti e Luca Dario Garini. Nessun responsabilità viene al momento contestata a carico della società o dei suoi soci.
Tra i documenti che saranno acquisiti dagli inquirenti dovrebbe figurare con tutta probabilità anche il Documento unico di valutazione dei rischi interferenti (Duvri) che analizza e descrive la corretta gestione della sicurezza sul lavoro durante le attività in appalto. Il cantiere sorge nell’ex Panificio Militare di via Mariti, un’area che era dismessa dagli anni ’70. Esselunga ha avviato i lavori nel luglio del 2021. Nel progetto sono previsti oltre 5.200 metri quadrati di aree ad uso pubblico.
© RIPRODUZIONE RISERVATA