Il Tirreno

Toscana

L’indagine

Scandalo concerie, caso Keu: chiesto il processo per 24 persone, ecco chi sono

di Matteo Leoni
Uno scavo alla ricerca del Keu nei materiali di riempimento (foto di repertorio)
Uno scavo alla ricerca del Keu nei materiali di riempimento (foto di repertorio)

Tra loro imprenditori, politici e dirigenti pubblici: l’elenco completo di coloro che dovranno comparire davanti al gup

08 gennaio 2024
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FIRENZE. La direzione distrettuale antimafia di Firenze ha chiesto il processo per 24 persone, tra imprenditori, alcuni anche collegati all’articolazione ’ndranghetista Gallace di Guardavalle, politici e dirigenti pubblici, nell’ambito dell’inchiesta sullo smaltimento illecito del Keu, le ceneri altamente inquinanti prodotte dalla combustione dei fanghi delle concerie del distretto di Santa Croce sull’Arno.

Coinvolte anche 6 società finire nel mirino degli inquirenti. Tra i reati contestati, a vario titolo, quelli di associazione per delinquere, gestione abusiva di rifiuti, abuso d’ufficio, corruzione elettorale, corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, falso.

Un caso di corruzione elettorale viene contestato al consigliere regionale del Pd Andrea Pieroni. Per la procura si sarebbe reso disponibile nella campagna elettorale per le regionali tra maggio e giugno 2020, a presentare un emendamento sui rifiuti in cambio dei voti del distretto conciario, che aveva lo scopo di ottenere norme che esonerassero il Consorzio Aquarno dall’Aia, l’autorizzazione ambientale rinforzata per i rifiuti speciali. L’emendamento passò il consiglio regionale, ma la norma venne abrogata dallo stesso consiglio nel maggio del 2021. Sempre per l’accusa Pieroni, quale candidato alla regionali si sarebbe attivato, senza successo, per fare pressione sui vertici governativi nazionali e indurre il governo a non impugnare la legge davanti alla Corte Costituzionale.

Inoltre, sempre quale candidato avrebbe richiesto esplicitamente un aiuto elettorale ai vertici del comparto conciario, ricordando a tal proposito il suo impegno per favorire far approvare la norma favorevole al comparto. Tra gli indagati, anche Ledo Gori, ex capo del gabinetto della presidenza della Regione Toscana, e la sindaca di Santa Croce sull’Arno Giulia Deidda. In base alle indagini, la gestione abusiva del Keu avrebbe consentito ingenti risparmi, tagliando i costi di circa 24 milioni di euro.

Finiti nell’inchiesta anche dirigenti di aziende del comparto chimico-orafo di Arezzo, coinvolti nello smaltimento illecito di rifiuti inquinanti che finivano in un impianto a Bucine.

Chi dovrà comparire davanti al gup

Questi i soggetti che dovranno comparire dinanzi al gup: per il filone di Santa Croce, Alessandro Francioni, Franco Donati, Nicola Andreanini, Silvia Rigatti, Lorenzo Mancini, Cristina Brogi, Antonio Lasi, Fabrizio Veridiani, Aldo Gliozzi, Maila Famiglietti, Alberto Benedetti, Giulia Deidda, Edo Bernini, Ledo Gori, Andrea Pieroni, Francesco e Manuel Lerose, Annamaria Faragò.

Per il filone aretino Claudio Tavanti, Claudio Guadagnoli, Luca Benvenuti, Claudio Fagioli, Mario Guidelli, Francesca Tartamella.

Le società imputate sono: Associazione Conciatori, Consorzio Depuratore, Consorzio Aquarno, Lerose srl, Tca spa e Chimet spa.

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