Effetto Zerocalcare, altri no al Lucca Comics. Salvini: «È razzismo». Scoppia il caso politico
Rinunciano anche Giancane e “La biblioteca di Daphne”. Il vicepremier accusa Amnesty
LUCCA. Certo, alla fine sarà festante, colorata e divertente. Una sorta di raggio di sole nel periodo probabilmente più buio della storia recente. Ma l’edizione 2023 del Lucca Comics sarà ricordata anche per la “fuga” degli artisti. Perché dopo ZeroCalcare, altri artisti dicono no alla fiera del fumetto. Dal cantautore Giancane alla band Gli ultimi, passando dalla tiktoker La biblioteca di Daphne, mentre solo in serata arriva la retromarcia del fumettista Michael Rocchetti, alias Maicol&Mirco, che nel pomeriggio aveva fatto capire attraverso una serie di tavole disegnate, pubblicata su Instagram, di rinunciare ai Comics per poi tornare sui suoi passi e annunciando la partecipazione.
«Il patrocinio dell’Ambasciata israeliana alla manifestazione rende incompatibile la nostra presenza», è la posizione comune espressa singolarmente dagli artisti. Non certo una “collaborazione” «politica o propagandistica» (nata dalla collaborazione di due artisti israeliani, Asaf e Tomer Hanuka, che hanno firmato il poster della manifestazione), specificano un po’ tutti. Ma mentre lo squarcio aperto da ZeroCalcare si allarga, il caso diventa politico. Perché dopo il dietrofront di Amnesty International, è il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini ad agitare ulteriormente le acque. «Questo si chiama razzismo», sbotta sui social commentando la decisione dell’associazione mondiale per la difesa dei diritti umani. «Il voler strumentalizzare l’evento è come voler negare anche ai bambini coinvolti nelle guerre il diritto a un possibile futuro di pace», il carico messo dal deputato di FdI Riccardo Zucconi che bolla come «insensata» la decisione di ZeroCalcare e di altri artisti e associazioni che hanno ritirato la partecipazione. E mentre sul web centinaia di persone sottoscrivono una petizione per chiedere di ritirare il patrocinio (promuovendo per il 4 novembre un appuntamento per chiedere il cessate il fuoco immediato in Medioriente), non si fa attendere la risposta di ZeroCalcalre agli haters che lo attaccano sui social.
«Sono stato più volte in Siria quando c’era l’Isis per supportare i curdi e chi combatte sul campo il jihadismo. Lo faccio ancora tutti i giorni come posso. Tu esattamente che c... fai? Rispondo solo a uno scemo a campione – aggiunge il fumettista – ma vale per tutti quelli che fanno finta di confondere la richiesta di finire bombardamenti e apartheid con l’appoggio a formazioni islamiste o antisemite». Ma ancora più dura è la risposta al vicepremier di Amnesty. «Salvini ha dimostrato di non sapere cosa sia il razzismo. Un po’ strano, perché lui è un esperto in questa materia», accusa il portavoce Riccardo Noury. «Lucca Comics per Amnesty è importante, ma è non andare è per un fatto di coerenza. Ognuno ha valutato cosa fare, forse dovevano valutare questa situazione mutata in peggio anche gli organizzatori». Contro Amnesty, ma anche contro Salvini, si schiera Matteo Renzi. «Sostenere che Amnesty sia razzista è l’ennesima frase a effetto di Salvini che non condivido. E, contemporaneamente, non condivido la decisione di Amnesty di non partecipare a Lucca Comics – dice il leader di Italia Viva –. Siamo al livello in cui queste organizzazioni, questi politici, in questo caso il vicepremier, utilizzano argomenti molto delicati e complessi per fare soltanto polemica ideologica».
Una polemica che sta accompagnando l’apertura della manifestazione dei record. Perché per l’edizione 2023 sono attesi oltre i 320mila visitatori dello scorso anno, quando la fiera ha stabilito il primato di partecipanti.
Presenze eccezionali, unite ad un più alto allarme terrorismo risuonato negli ultimi giorni in tutta Europa, che ha spinto a pianificare eccezionali misure di sicurezza. «Un dibattito di idee quello in corso – dice la prefetta di Lucca Giusi Scaduto –, non abbiamo segnali che possano esserci ricadute sulla sicurezza pubblica».