Il Tirreno

Mirko D’Alessandro ha iniziato a lavorare prima di diplomarsi, partendo come tuttofare in un hotel, dove è stato una decina di anni, per poi cambiare spesso professione, cimentandosi costantemente con nuovi e diversi lavori. Nel suo variegato percorso lavorativo, ha avuto modo di usufruire più volte dei servizi del Centro per l’Impiego di Viareggio, con cui ha sempre trovato una nuova occupazione.

Come è entrato in contatto con il CpI per la prima volta?

«La prima volta successe quando lasciai il lavoro all’hotel in cui ho fatto il tuttofare per una decina di anni. Decisi di cambiare perché, arrivato ad una certa età, volevo un impiego che mi consentisse di guadagnare di più e che mi facesse lavorare tutto l’anno, mentre lì avevamo sempre tre mesi di stop. Così sono andato al CpI di Viareggio e ho avuto subito una buonissima esperienza. Gli operatori la prima volta mi hanno aiutato a trovare un lavoro come lavapiatti e io sono tornato sempre quando ho cercato un nuovo impiego. Negli ultimi quattro anni ho cambiato altrettanti lavori».

Come è andata l’ultima volta che si è presentato lì?

«Mi era appena scaduto un contratto come manovale e io volevo essere assunto a tempo indeterminato, ma le proposte che mi erano state fatte erano: contratto a tempo determinato o lavoro in nero. Così sono tornato al CpI per chiedere l’indennità di disoccupazione e sono venuto a conoscenza del programma Gol».

Cosa le hanno fatto fare?

«Dopo la pratica per la disoccupazione mi hanno chiesto che lavori avessi fatto prima, per aggiornare il mio curriculum, e che cosa volessi fare in futuro. Dopodiché mi hanno illustrato il programma Gol, dicendomi che avrei dovuto seguire dei corsi, ed io ero più che contento di poter prendere la patente del muletto. Prima di andarmene, però, mi hanno subito parlato di un’opportunità di lavoro in un distributore di carburante: un signore stava cercando una persona di fiducia che lo gestisse. Così gli hanno inviato il mio curriculum».

Cosa è successo in seguito?

«Nell’attesa che iniziasse il corso da mulettista, ho seguito una lezione al CpI, in cui mi hanno spiegato come utilizzare autonomamente le piattaforme del programma Gol per trovare opportunità di lavoro e di formazione. Però non sono mai riuscito ad iniziare il corso per la patente del muletto, visto che sono stato ricontattato per il lavoro al distributore dopo poco più di un mese dalla mia visita al CpI. Dopo aver visto la mia candidatura, il titolare mi ha chiamato e ho iniziato subito a lavorare».

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