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Dal Camerun all’Italia ha imparato un mestiere e lavora come saldatore

di Leonardo Monselesan

	Achille Nikeu Tchoumbe
Achille Nikeu Tchoumbe

19 luglio 2023
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Achille Nikeu Tchoumbe viene dal Camerun (dove, dopo aver conseguito la licenza media, ha lavorato come operaio) ed è arrivato in Italia nel 2017.

Dopo i primi mesi trascorsi in un campo di accoglienza, dove ha iniziato ad apprendere l’italiano, ha proseguito il suo percorso di vita, svolgendo diverse attività lavorative fino ad arrivare ad avere competenze come saldatore.

Cosa hai fatto dopo essere arrivato in Italia?

«Ho iniziato a studiare l’italiano, per i primi quattro mesi in un campo di accoglienza con gli altri che erano arrivati con me. Poi, quando sono uscito, ho continuato a studiare con il Cpia per stranieri (Centro provinciale di istruzione per gli adulti) frequentando le scuole medie e ho ottenuto il certificato A1 di italiano. Nel 2019, per qualche mese ho lavorato come magazziniere, ma senza contratto. Poi mi è stato consigliato di andare al Centro per l’Impiego (CpI)».

Cosa è successo al CpI?

«Prima hanno chiesto i miei dati per potermi registrare, poi mi hanno domandato quali fossero state le mie esperienze lavorative per scrivere il mio curriculum. Sono stato inserito sia nel progetto Fami Commit (dedicato all’accompagnamento al lavoro dei cittadini extracomunitari) sia nel programma Garanzia Giovani. E a quel punto abbiamo iniziato con la ricerca di un lavoro».

Come è andata?

«Ho trovato lavoro in tintoria per qualche mese, poi in un materassificio. Su consiglio degli operatori del CpI, ho ottenuto la patente per il carrello elevatore e per la saldatura. Per qualche mese sono tornato a lavorare come magazziniere. Poi mi è stato proposto un tirocinio dal CpI. Sono stato due mesi in un’azienda dove ho imparato a fare il saldatore. A quel punto, dopo aver aggiornato il mio curriculum, ho trovato un altro lavoro come saldatore in un’azienda di Prato. Ora sono cinque mesi che lavoro come saldatore in un’impresa di Pistoia. Tra un mese scade il mio contratto a tempo determinato, ma dall’azienda mi hanno già fatto sapere che vogliono tenermi».

Sei soddisfatto di questo risultato?

«Sì, mi piace questo lavoro. Da quando ho fatto quel tirocinio, mi si sono aperte molte opportunità, e io vorrei proseguire la mia attività come saldatore».

Se dovessi dare un giudizio dell’operato del CpI?

«Gli operatori del CpI mi hanno aiutato tanto. Io li ho sempre chiamati quando avevo bisogno. È merito loro se sono sempre riuscito a lavorare da quando ho iniziato a cercare un’occupazione, poco dopo essere arrivato in Italia».

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