Il Tirreno

Perché dedicare un inserto all’incontro tra domanda e offerta di lavoro? E’ una domanda che viene da una lunga storia. Una storia di trent’anni. Era il 1993 quando insieme ad alcuni colleghi inventammo il “Cercalavoro”, un appuntamento settimanale con le offerte degli allora “uffici di collocamento”. Fino ad allora l’argomento era appannaggio delle riviste di annunci e il lavoro si mischiava con le case e le ripetizioni scolastiche. Nel’93 il tema uscì dal bazar e assunse l’autorevolezza di un quotidiano con oltre un secolo di storia.

Ci avevamo visto lungo, perché ancor oggi quello dell’incrocio tra chi cerca e chi offre lavoro è un problema irrisolto. Di più: è il “problema” per interi settori economici - che scontano la carenza di personale specializzato - e un dramma sociale per milioni di italiani che non riescono a impiegarsi stabilmente e decentemente. Abbiamo perciò deciso di attualizzarlo e affrontarlo da più parti, anche coinvolgendo il primo anello della catena: quello della scuola. Scuola2030 – il progetto di alternanza scuola/lavoro che il Tirreno organizza insieme a scuole e aziende – ha come focus proprio l’orientamento professionale e sta dando uno straordinario ritorno di risultati e di consapevolezza.

Senza però coinvolgere coloro che rappresentano l’architrave dell’incontro domanda/offerta il nostro disegno sarebbe stato monco. Ecco, allora, la collaborazione con la Regione Toscana, che ha scaturito l’inserto a cadenza bisettimanale che oggi debutta e che vuole raccontare le innumerevoli iniziative e i servizi non sempre ben conosciuti che la rete dei Centri per l’Impiego mette a disposizione delle aziende e dei cittadini. E’ un piccolo ma importante contributo alla crescita della nostra società ed è quello che secondo noi dovrebbe sempre fare un giornale che fa del radicamento sul territorio la propria ragion di esistere: stimolare, promuovere, connettere spezzoni della comunità. Speriamo di essere riusciti nell’intento.


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