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Musica e giovani

Musica rap o trap e divento un gangster (forse): dibattito aperto

di Filippo Casati*

	Sfera Ebbasta, re della trap italiana
Sfera Ebbasta, re della trap italiana

Questo genere musicale ha degli effetti nocivi sui giovani? La riflessione di uno studente del liceo Copernico di Prato

30 gennaio 2023
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La musica è un’arte universale che ha un impatto significativo sulla vita dei giovani. Ha la capacità di unire le persone, di creare emozioni, di esprimere sentimenti e di aiutare i giovani a sviluppare la loro creatività e la loro individualità.

Per i giovani, la musica è un mezzo per comunicare, per esprimere i propri pensieri e le proprie emozioni e per creare una connessione con gli altri. Consente alle persone di sentirsi meno sole e di trovare un senso di appartenenza. La musica, inoltre, aiuta a superare i problemi, a gestire le loro emozioni e ad esprimere sé stessi. Essa è anche un’importante fonte di ispirazione per i giovani. Può incoraggiarli a sperimentare nuove forme di arte e di creatività, come la scrittura di testi, la composizione di canzoni e la creazione di video musicali.

La musica, inoltre, può aiutare a scoprire nuovi interessi e passioni e a sviluppare le proprie capacità artistiche.

Diversi studi hanno dimostrato che un frequente ascolto di musica, di qualsiasi tipo, può aiutare a sviluppare la capacità di concentrarsi, di ricordare e addirittura aumentare il profitto scolastico.

Possiamo quindi affermare che ascoltare musica sia benefico, sia insomma un’attività che dovrebbe essere svolta con regolarità.

Negli anni sono sorte polemiche riguardanti determinati generi musicali, che secondo alcune persone sono nocivi per i ragazzi, in quanto promuovono violenza, uso di droghe e linguaggio scurrile.

Principalmente, i generi sotto accusa sono il rap e la trap, quest’ultima un sottogenere del rap.

La trap sta spopolando in tutto il mondo, lasciando la sua influenza ovunque, anche tra i più piccoli.

Ed è qui che sorge la polemica: è colpa di questa musica se i ragazzini si comportano da criminali e gangster?

Per alcuni la risposta è un “sì” che non lascia spazio a interpretazioni.

Per altri invece, la risposta è più complessa di così.

Con l’avvento di Internet i ragazzi, anche in giovane età, possono accedere a una grande quantità di informazioni. Tra queste, troviamo violenza, modi di fare aggressivi, uso di sostanze stupefacenti e, ovviamente, la musica.

Per un ragazzino è facile essere influenzato e quindi arrivare a pensare che compiere determinate azioni possa renderlo più grande agli occhi delle altre persone.

Subentra però anche un altro fattore, probabilmente fondamentale: l’appoggio dei genitori. Spesso questi ragazzi sono lasciati allo sbando, senza avere un sostegno dalla famiglia. È normale che questi ragazzi cerchino altri punti di riferimento, oppure sfoghino le proprie frustrazioni in modi illeciti e violenti.

È compito dei genitori garantire un’educazione di base ai propri figli, facendogli capire cosa è giusto e cosa non lo è.

Molti di questi ragazzini non vengono sostenuti dalle proprie famiglie e andrebbero aiutati e guidati. 

*Studente del liceo Copernico di Prato


 

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