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In fumo 2000 ettari in Toscana: a rischio la produzione delle campagne

In fumo 2000 ettari in Toscana: a rischio la produzione delle campagne

L’allarme delle associazioni di categoria sull’agricoltura: «Gli imprenditori hanno lottato contro le fiamme con quello che avevano, con acqua e terra, per salvare le strutture e tutto ciò che era possibile strappare dalle fiamme»

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GROSSETO. Nel grande incendio di Cinigiano, in Maremma, bruciati fienili, vigne, oliveti, pascoli, foraggi e recinti. Danneggiate dalle fiamme diverse aziende agricole tra cui allevamenti ed agriturismi. È un primo monitoraggio pesantissimo quello fornito da Coldiretti Toscana per l'agricoltura delle belle colline di Cinigiano, in provincia di Grosseto, dove un terribile rogo, scoppiato domenica scorsa, ha interessato un'area di 700 ettari costringendo all'evacuazione molte famiglie. A questi si aggiungono i quasi 1000 ettari di terreni (per la maggior parte uliveti) colpiti dalle fiamme a Massarosa, e i vari incendi che si sono sviluppati in tutto il territorio toscano.

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«Ringraziamo tutti gli operatori che da cielo e da terra hanno lavorato per spegnere l'incendi. - spiega Fabrizio Filippi, Presidente Coldiretti Toscana - Ci troviamo purtroppo di fronte a pochi giorni di distanza dall'incendio di Massarosa ad una nuova scena di devastazione con centinaia di ettari a bosco e coltivazioni andate in fumo. A Cinigiano è evidente come la cura del territorio sia il primo antidoto contro gli incendi. Laddove le imprese agricole sono presenti e tengono puliti i terreni il fuoco è stato spento rapidamente. Laddove invece i terreni sono abbandonati il fuoco, sospinto anche dal vento, trova le condizioni ottimali per crescere e diventare ancora più pericoloso per la popolazione e la biodiversità facendo salire il conto dei danni per l'economia ed il turismo. Ora servono aiuti per consentire a queste imprese di ripristinare al più presto la produttività aziendale».

Come per l'incendio di Massarosa, in provincia di Lucca, Coldiretti ha raggiunto alcune delle aziende agricole raggiunte dalle fiamme con un primo sopralluogo da parte del presidente regionale, Fabrizio Filippi e del direttore di Coldiretti Grosseto, Milena Sanna. Coldiretti Toscana ha richiesto, già lunedì scorso alla regione Toscana di verificare l'opportunità di aprire la procedura relativa alla calamità naturale, mediante la segnalazione ad Artea, così come fatto per la siccità, per i territori interessati da questi eventi straordinari a partire dal mese di luglio.

Le risorse necessarie potrebbero arrivare dal fondo di solidarietà nazionale previsto dalla legge 102/2004 e dalla misura 5.2 specifica per consentire il ripristino del potenziale produttivo danneggiato da calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici. La procedura è la stessa attività per l'emergenza siccità attraverso le segnalazioni sul portale di Artea.

«Il quadro dei danneggiamenti e del numero di aziende interessate è ancora provvisorio a causa del blackout di linee telefoniche ed internet e dell'impossibilità di raggiungerle per non intralciare il lavoro dei soccorsi. Questo lavoro di mappatura continuerà nelle prossime ore. - spiega Milena Sanna, Direttore Coldiretti Grosseto - Gli imprenditori hanno lottato contro le fiamme con quello che avevano, con acqua e terra, per salvare le strutture e tutto ciò che era possibile strappare dalle fiamme. Il rogo ha interessato alcuni fienili pieni di scorte di foraggi, che sono andate completamente distrutte, i recinti di un allevamento e prevalentemente terreni coltivati a cereali, pascoli, oliveto e vigneto. I danni sono ingenti, per ripartire servirà tempo e risorse: fattori di penalità che per queste aziende vanno a sommarsi ai mesi di insostenibili rincari e speculazioni su materie prime ed energetiche che hanno fatto lievitare i costi di produzione».

Coldiretti punta il dito contro l'incuria e la disattenzione, che complici la situazione di siccità estrema, alte temperature e la presenza del vento, stanno trasformando l'estate toscana in un inferno. Secondo la principale organizzazione agricola, sulla base dell'ultimo Rapporto sullo stato delle foreste in 60 anni il bosco ha continuato ad avanzare a velocità sostenuta: gli ettari in più di foreste sono 160 mila in più. mpo/fed

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