Firenze, chiuso il Corridoio Vasariano per ragioni di sicurezza
La decisione è stata presa a seguito di un esposto della Prefettura legato alle norme antincendio. Nei mesi scorsi il nuovo direttore Schmidt voleva aprire di più al pubblico
FIRENZE. "Con effetto immediato", la direzione delle Gallerie degli Uffizi ha sospeso le visite "per gruppi" nel Corridoio Vasariano. Al momento, non è stata indicata una data di riapertura. La decisione è stata disposta, si legge in una nota, dal Comando provinciale dei Vigili del fuoco a seguito di "un esposto sulle condizioni di sicurezza attuali dell'ambiente", presentato nei mesi scorsi alla Prefettura, e al conseguente sopralluogo degli stessi Vigili del fuoco.
La chiusura del Corridoio, si apprende, sarebbe legata a problematiche relative all'applicazione di norme antincendio. Attualmente vi sono accolte circa 700 opere, delle quali 500 autoritratti; nessuna al momento, risulta essere stata spostata.
A quanto sembra, i tempi di riapertura del corridoio potrebbero non essere brevi. L'area, secondo il piano di riorganizzazione del direttore Eike Schmidt, (che nei mesi scorsi aveva annunciato di volerlo aprire maggiormente al pubblico, dunque oltre il sistema di visite organizzate su prenotazione in base alle quali viene aperto oggi) avrebbe dovuto essere chiuso per interventi di adeguamento alla nuova funzione a partire da ottobre.
L'dea di Schmidt era anche quella di 'spogliarne' le pareti dagli autoritratti, e spostarne un nucleo di cinquanta, a rotazione, in apposite sale ricavate al primo piano degli Uffizi: la restante gran parte sarebbe stata avviata ai depositi.
La chiusura è un fatto di "una gravità estrema": "migliaia le cancellazioni" che ne derivano, "decine di migliaia di euro il danno subito", dagli operatori del settore, "decine i posti a rischio". Questo il commento di Fiavet Toscana, sigla di categoria delle agenzie turistiche, alla decisione dei vigili del fuoco. "Gli operatori da anni offrono al mercato mondiale del turismo la visita guidata al Vasariano - spiega nella nota il presidente dell'associazione in Toscana Pier Carlo Testa - Si sa che a luglio da sempre a Firenze fa molto caldo e che uno spazio costruito secoli fa non ha tutte le caratteristiche che oggi vengono chieste per aprire alle visite, ma questo non ha mai scoraggiato migliaia di turisti che hanno continuato a prenotare le visite al Corridoio, considerata una esperienza unica ed emozionante. Con la chiusura, comunicata da un giorno all'altro e senza possibilit di riprogrammare una data alternativa nell'arco della stagione, i tour organizer contano a migliaia le cancellazioni forzate e valutano in decine di migliaia di euro il danno subito. E decine i posti di lavoro degli addetti al settore messi in pericolo". Fiavet Toscana chiede "che si trovino le soluzioni adeguate nel rispetto delle diverse categorie professionali coinvolte per una riapertura in tempi rapidi e certi. Fiavet Toscana ha offerto alla direzione degli Uffizi la piena disponibilit per trovare la soluzione tecnica concretamente realizzabile per riaprire le porte del Corridoio alle visite al pi presto possibile"