Il Tirreno

La storia

Alice, Melania e la birra nel paese di 10 abitanti in Toscana

di Francesca Fontana
Melania mentre serve ai tavoli
Melania mentre serve ai tavoli

Lunigiana, le due carrarine hanno aperto l’attività nel cuore delle Alpi Apuane: «Coraggio e follia»

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LUNIGIANA. Le possiamo trovare a Pontremoli, al Mercato della Terra di Lunigiana, ogni prima domenica del mese: sono Alice Petrucciani (1988) e Melania Boni (1987), carrarine trapiantate nel paese di Ugliancaldo, Casola, per antico amore. La loro storia inizia con l'arrivo di una chance nel 2019, un bando GAL per la creazione e lo sviluppo di attività artigianali, cioè proprio quello che lì volevano fare. «È un sogno che abbiamo sempre avuto - ci spiega Melania sorridente - Alice ha origini qui e qui ha passato tutte le vacanze. Io, sua amica già ai tempi del liceo, di conseguenza, pure: venivamo per il 1° Maggio, per Capodanno, per delle grigliate. A Ugliancaldo ci sono 10 abitanti (tra cui ora Alice), c'è sempre stato solo l'Agriturismo, ristorante e camere. Ci siamo buttate». Aprire un birrificio, da amanti della birra e perché, più di altre, attività sostenibile. Una delle materie prime - fondamentale - è l'acqua buonissima di quelle stesse montagne.

La sede, un vecchio rudere su due piani, in sasso e a volte, ristrutturato per esaltarne la vista Apuane e la struttura originale. Funzionalità e bellezza, esattamente. Pochissimo dopo un'altra chance: la possibilità di prendere in gestione l’Agriturismo del paese. Così ecco che son nate, nel giro di pochissimi anni, le due nuove loro aziende. L'inaugurazione - di entrambe - nel 2022, con grande festa di famiglia e di paese. Dalla prima birra - la Canalata, bionda beverina Pils - sono arrivate le altre: l'ambrata amara e decisa Cambra; la Mazzolesa, Amber Ale note agrumate; la Salvan bionda col sentore affumicato di castagne. La quantità è di 2500-3000L l'anno. Le materie prime italiane a eccezione dei luppoli europei. Le birre tutte prodotte con metodo artigianale: non filtrate né pastorizzate, distribuite sia lì che in locali e ristoranti, punti vendita, botteghe, mercati, fiere.

La produzione va da gennaio ad aprile, cioè sino all'inizio di stagione del loro Agriturismo con tre camere in B&B (e, su richiesta, cene), ristorante con ricette "di casa" e della tradizione, degustazioni con taglieri di prodotti del territorio ed ortaggi preparati con amore e la nuova proposta "Vivila con Gusto" del pacchetto d'Ambito Turistico in visita guidata al birrificio e degustazione. Oltre alla birra, Melania ed Alice producono miele, farina di castagne, marmellate e preparati di vario genere. Pasta fresca per i piatti, molte ricette (anche veg). Tutto questo con Alice che è ingegnere: trasferitasi a Ugliancaldo, lavora a Pisa come ricercatrice del Sant'Anna, si occupa di acciaierie. Melania invece ha da poco lasciato il proprio lavoro in azienda per provare a fare del loro microcosmo l'attività principale. Ha un po' paura forse, è felice. Vive ancora a Carrara, è ancora pendolare. Se le chiediamo come mai questa scelta, quest'impresa coraggiosa d'alte vette, ci dice: «Follia. Follia, sicuramente».

«La cosa che ci dà fiducia è però vedere che le attività funzionano, la maggior parte delle persone che alloggiano qui sono amanti del trekking e delle arrampicate. Ugliancaldo, vicino alla paret e nord del Pizzo d'Uccello, è il posto ideale. È interessante anche il cambiamento che sta investendo il turismo, l'impegno di ora di enti e istituzioni in genere. Sempre più persone cercano pace, relax e natura e questo è ciò che, prima di ogni altra cosa, noi possiamo offrire».

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