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Oggi si mangia al mercato: etico e Km zero, è il MeQ di Follonica

di Irene Arquint
Oggi si mangia al mercato: etico e Km zero, è il MeQ di Follonica

Panini gourmet, fritture di mare, tagliatelle al cinghiale, il menù offre un’ampia scelta pressoché a chilometro zero, nell’ottica della valorizzazione delle tipicità territoriali

24 marzo 2023
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Etico, plastic free e pet friendly, riparte il mercato di Follonica e mette in mostra l’entusiasmo dei piccoli produttori locali. Si chiama MeQ, quasi a ricordare quel marchio internazionale che fa del mangiare veloce il suo vessillo. Ma a differenza del colosso statunitense, al Mercato coperto di Qualità (MeQ) si va piano, acquistando ingredienti del circondario nei quattordici banchi di generi freschi, anche elaborati sotto forma di ottimi piatti pronti da consumare in loco o da portare a casa o in spiaggia.

Panini gourmet, fritture di mare, tagliatelle al cinghiale, il menù offre un’ampia scelta pressoché a chilometro zero, nell’ottica della valorizzazione delle tipicità territoriali. A realizzarli la macelleria, la pescheria, il pastaio, la paninoteca che oltre a vendere i singoli ingredienti da cucinare a casa, li elaborano sotto forma di ricette espresse da asporto o da consumare ai tavoli interni. Informale e veloce, il MeQ apre i battenti alle 7 ed è un punto fermo per una ristorazione di vicinato di qualità sul golfo, per ora operativo solo a pranzo, ma da metà giugno anche a cena.

Ecco come l’amministrazione comunale di Follonica ha dato nuova vita ad un luogo che era stato centro di scambio, perdendo poi entusiasmo. Ha puntato su qualità del prodotto, valorizzazione delle realtà locali, filiera corta e stagionalità mettendo in pratica la filosofia espressa dal manifesto dei valori di Vetrina Toscana, il progetto regionale sul turismo enogastronomico. Inaugurato a inizio mese, questo mercato sta diventando luogo d’attrazione per residenti e turisti, con un cuore centrale in cui poter sedere ma senza servizio al tavolo e tutto attorno il fervore mattutino del mercato di paese, dove socializzare, assistere a lezioni di cucina e altre dimostrazioni legate alla tavola. Ed entro giungo è prevista anche la realizzazione dell’asta del pesce, con un banditore che a voce citerà peculiarità, provenienza, caratteristiche dei prodotti banditi.

Plastic free, amico degli animali domestici, anti spreco, come dicevamo il mercato ha un codice etico che punta sulla sostenibilità. Nel MeQ, infatti, non possono entrare bottiglie di plastica, mentre quelle interne vengono smaltite in un eco compattatore che permette di accumulare buoni da scontare fra i banchi, inoltre a breve sarà dotato anche di una casetta dell’acqua per il rifornimento gratuito. Infine, nell’ottica di un’autentica sostenibilità sociale e ambientale, l’invenduto di fine giornata viene consegnato alla mensa della Caritas.

Per renderlo moderno anche all’occhio: saracinesche e slarghi sono stati decorati dallo street artist Dario Vella, riportando ai ricordi del passato con foto d’epoca e una grafica che richiama le vecchie mattonelle del pavimento. Al suo interno qualche insegna storica come la pescheria "Da Pallino", fondata nel 1930 quando ancora questa piazza di scambio era da venire, vendendo per strada con il carretto negli anni Cinquanta, fino a trovare casa in piazza XXIV Maggio con la copertura del mercato. Già rodati per la gastronomia al Puntone di Scarlino, da un’idea di trasformazione di Lorenzo Riparbelli, il figlio di Virginio che i clienti ancora trovano dietro il bancone a dispensar saggezza, Pallino il venerdì propone il cacciucco che insieme alla frittura fa parte degli intramontabili. Ai grandi classici Monica ha aggiunto un calamaro ripieno da tagliare a fette. Giunta alla quarta generazione con Ismaele che di anni ne ha pochi più di venti, anche questa pescheria si è evoluta con i tempi. Così da Pallino troviamo calamari e piselli, polpo in umido, sformatini di verdure e pesce, risotto allo scoglio e via dicendo con una materia prima portata a terra dalle barche che solcano il golfo. Mentre per la quota di terra vengono chiamati in causa la ristomacelleria Mangia e Zitto e la panineria Il Fanta. La prima regina di ricette di tradizione quali grigliate, tortelli, trippa, pollo alla cacciatora, coniglio al limone. La seconda con hamburger e focacce farcite con ingredienti cucinati da Nicola Fantini: dal pulled pork al cinghiale, abbracciando il favore di un pubblico davvero vasto. 

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