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A Pisa si entra nel 2024: il Capodanno farà la sua entrata in Cattedrale

di Roberta Galli
A Pisa si entra nel 2024: il Capodanno farà la sua entrata in Cattedrale

Un raggio di sole darà inizio alle feste. L’antica tradizione della Repubblica marinara rivive fra sfilate storiche, visite guidate, musica e altri eventi per tutto il weekend

23 marzo 2023
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PISA. Tutto è pronto per brindare a Pisa, in nome di un’antica tradizione, del folklore e della voglia di far festa in questi primi giorni di primavera.

Quando Pisa decideva da sola e dominava il Mediterraneo, stabilì che il nuovo anno si aprisse in primavera e così, rifacendosi al calendario in Stile Pisano, sabato prossimo (25 marzo) Pisa entrerà nel 2024. Il passaggio avverrà attraverso la cerimonia legata al Capodanno Pisano. L’evento sarà sancito ancora una volta dal rito del raggio sole che a mezzogiorno, entrando dalla finestra della navata centrale della Cattedrale, in piazza di Miracoli, andrà ad illuminare la mensolina a forma di uovo posta sul pilastro accanto al celebre pergamo di Giovanni Pisano.

Una tradizione antichissima, legata ad un orologio solare e alla fede cristiana, anticiperà ancora una volta il nuovo anno di nove mesi rispetto a tutto il resto del mondo, mentre la grande festa cittadina, ricca di eventi, avrà inizio.

Il calendario è fitto di appuntamenti nel corso di tutto il fine settimana, tra spettacoli, conferenze, esibizioni e rievocazioni storiche, in collaborazione con le associazioni cittadine e sotto la regia dell’assessore alla Storia e all’identità di Pisa, Filippo Bedini. Ma non solo. Domani, sabato e domenica i palazzi comunali saranno come di consueto addobbati con i vessilli storici di Pisa quelli degli antichi quartieri medievali di Ponte, Mezzo, Foriporta e Chinzica di Ponte di Mezzo.

Per capire bene il Capodanno Pisano, bisogna tornare indietro nel tempo, quando fin dal X secolo i pisani facevano coincidere l’inizio del nuovo anno con l’Annunciazione (e quindi l’Incarnazione di Gesù) ossia 9 mesi prima del Santo Natale. Si ottiene così l’Anno Pisano ab Incarnatione Domini (O Christi) il cui primo documento datato risale al 985. Un antichissimo calendario, imposto dai pisani anche sui territori da loro conquistati nel Mediterraneo, che ha scandito il tempo nella Repubblica Pisana fino al 20 novembre 1749, quando il Granduca di Toscana, Francesco I di Lorena, ordinò a tutti gli stati toscani che nel primo giorno del gennaio seguente avesse inizio l’anno 1750. E così anche Pisa dovette uniformarsi al calendario gregoriano e di quello Stile Pisano, si perse traccia.

Fino agli Ottanta del Novecento. Perché grazie all’iniziativa di due pisani scomparsi recentemente, Umberto Moschini e Paolo Gianfaldoni, almeno la tradizione fu ripristinata: entrambi vollero far tornare a scandire quell’antico orologio, tra folklore, fede e storia locale. «In questi anni abbiamo svolto un lavoro indispensabile soprattutto sul recupero e restauro di costumi e addobbi anche per poter supportare chi dà vita agli eventi e fornirgli il necessario per realizzarli – ha spiegato l’assessore Filippo Bedini – ma sempre con una grande attenzione alla dimensione culturale, quindi un approfondimento alla riscoperta di pagine di storia e personaggi meno conosciuti, perché siamo convinti che Pisa possa offrire ancora molto di più ai pisani e diventare uno strumento per arricchire l’offerta turistica della città».

L’appuntamento clou del Capodanno Pisano sarà sabato, alle 11.30, in Cattedrale. La cerimonia religiosa, officiata da monsignor Catarsi, sarà preceduta dal corteo storico della rappresentanza pisana che sfilerà dal palazzo comunale fino alla Cattedrale, con il cosiddetto “trabiccolo” un carroccio con i ceri votivi dedicati alla Madonna, a cui seguirà l’annuncio in chiesa dell’entrata nel nuovo anno.

Avrà così inizio la festa, scandita da tanti eventi che coinvolgeranno tutta la città. Fino a domenica sarà possibile visitare, a Palazzo Gambacorti, la mostra sulle statuine del Gioco del Ponte, domani sera (venerdì) sarà possibile l’accesso al camminamento in quota delle antica mura pisane. Sabato sera, in piazza dei Cavalieri, musica, spettacolo ed effetti pirotecnici con “Zoè – Il principio della vita”, mentre nel pomeriggio, al Giardino Scotto, esibizioni di tiro alla balestra, con l’arco e di scherma medievale. Per finire domenica sera con il grande concerto di Capodanno al cinema Lumiere, organizzato dall’Associazione Gallo di Borea e Parte di Tramontana, passando per l’investitura dei capitani e dei magistrati del Gioco del Ponte, una visita alla cappella di Sant’Agata e a San Sisto in Corte Vecchia.
 

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