È pronta la nuova Italia di Gennaro Gattuso: è un ringhio azzurro con tanta Toscana
Ecco la fumata bianca: prenderà il testimone di Luciano Spalletti
C’è anche un bel pezzo importante di Toscana e soprattutto di Pisa nella nazionale che verrà. Gennaro Gattuso è il nuovo commissario tecnico azzurro: è arrivato anche l’annuncio ufficiale. Raccoglie il testimone da Luciano Spalletti per cercare di portare l’Italia ai mondiali del 2026 dopo due eliminazioni consecutive. E soprattutto dopo il ko all’esordio con la Norvegia, clamorosa sconfitta per 3-0, seguito dalla vittoria con la Moldavia Serve una scossa e Gattuso sicuramente è abituato a navigare in acque non troppo calme da quando ha scelto di fare l’allenatore.
L’azzurro è parte della sua storia, al pari del Milan con cui ha vinto tantissimo, con 73 presenze e un gol e soprattutto con il titolo mondiale di Berlino 2006. Da protagonista. Ma Gattuso il suo primo successo da allenatore lo ha ottenuto nove anni fa lontano dai riflettori del calcio che aveva frequentato da giocatore. Il 12 giugno del 2016 il suo Pisa si mette l’elmetto, come aveva chiesto dopo la gara di andata vinta per 4-2 all’Arena, e conquista la B con un epico 1-1 a Foggia. Schietto, sincero, passionale. Sempre pronto a difendere la sua squadra.
La promozione in B fu un capolavoro forse perché i nerazzurri non partivano neppure tra i favoriti. Gattuso nei due anni in nerazzurro è stato amatissimo dai tifosi. Tutta la città si è subito identificata in lui. Non solo per il ritorno in B ma soprattutto per averci sempre messo la faccia in un momento davvero difficile. Con la questione legata alla società, all’epoca guidata da Fabio Petroni, che sembrava non sbloccarsi fino all’arrivo a dicembre 2016 della famiglia Corrado e di Enzo Ricci. Gattuso chiuderà i suoi due anni a Pisa, dal 2015 al 2017, con la retrocessione in C ma tra gli applausi di uno stadio intero. Lui ringrazierà tutti con una lunga lettera pubblicata dal nostro giornale e dagli altri organi di stampa locali. Questo uno dei passaggi più significativi: «Giorno dopo giorno l’emozione che questa città ha saputo regalarmi si è alimentata del calore, dei sorriso e dell’affetto che ognuno ha saputo trasmettermi. Grazie Pisa, grazie a tutti i tifosi, mi sono sentito amato. E non lo dimenticherò mai».
Da lì si apriranno di nuovo le porte del grande calcio. Negli anni a venire allena club come Milan, Napoli, con cui vincerà una Coppa Italia nel 2019-2020, Valencia, Marsiglia e Hajduk Spalato. Dopo Gian Piero Ventura quindi un altro tecnico che ha allenato il Pisa allenerà la nazionale. Sperando che il finale sa diverso e Gattuso riesca a riportare gli azzurri a un mondiale che manca dal 2014. Sulla panchina azzurra c’era Cesare Prandelli, arrivato in azzurro dopo gli ottimi risultati con la Fiorentina, che avrà il ruolo di coordinatore tecnico tra le varie nazionali. Con l’ex tecnico della Fiorentina lavoreranno Gianluca Zambrotta e Simone Perrotta. Altri due campioni del mondo del 2006. Con Gattuso invece ci saranno due ex juventini come Andrea Barzagli, nativo di Fiesole, e quel Leonardo Bonucci che indossò la maglia del Pisa nella stagione 2008-2010, dal mese di gennaio, con 18 presenze e un gol nel successo per 2-0 sull’AlbinoLeffe. In nazionale Gattuso lavorerà a stretto contatto con il suo grande amico Gianluigi Buffon – carrarino di origini -, altro eroe del 2006, che è stato confermato capo delegazione azzurro. Il figlio di Buffon, Thomas Louis, ha debuttato recentemente in B proprio con la maglia del Pisa.