Incendio di Montecatini, dopo il padre muore anche il figlio: chi sono le vittime
Il dramma di una famiglia dopo il rogo di sabato 14 giugno in zona Pietre Cavate
MONTECATINI. Diventa sempre più drammatico il bilancio del tragico incendio scoppiato intorno a mezzogiorno di sabato 14 giugno nella zona delle Pietre Cavate, un poggio tra Montecatini e Pieve a Nievole in linea d’aria sopra il liceo scientifico Salutati e il locale Villa Resort.
Due morti
I due feriti più gravi, entrambi con ustioni di secondo e terzo grado in varie parti del corpo, sono entrambi deceduti. Si tratta di padre e figlio. Sabato sera ha smesso di respirare il più anziano, Lamberto Balzi, 85 anni. Nella giornata di domenica invece è stato dichiarato morto il figlio Luca, 54 anni. I medici hanno fatto tutto il possibile per salvargli la vita, ma le lesioni riportate erano troppo gravi e il suo cuore ha smesso di battere. Il terzo ferito ma in modo lieve è Marco Finizzola, padre del consigliere comunale di Montecatini Matteo, per lui un accenno di intossicazione e un malore successivo per lo stato di forte agitazione nel ritrovarsi in una scena del genere. Ricoverato all’ospedale di Pescia, le sue condizioni di salute sono in netto miglioramento.
La tragedia
Padre e figlio sabato, come hanno confermato gli investigatori (sul posto i vigili del fuoco dal distaccamento di via Camporcioni e anche i carabinieri della compagnia di Montecatini), hanno appiccato il fuoco per ripulire dalle sterpaglie e dall’erba appena tagliata un terreno a olivi acquistato appena un mese fa nelle vicinanze del casolare di proprietà, nel poggio di fronte all’ex discoteca Area alle Pietre Cavate. I due uomini hanno però perso quasi subito il controllo dell’incendio, che li ha travolti in una manciata di minuti. Prima hanno perso conoscenza intossicati dal fumo, poi inermi fermi a terra sono stati avvolti dalle fiamme, che li ha mangiati. Per l’anziano ustioni mortali soprattutto sulla parte alta del corpo, sul busto e sulle braccia. Per il 54enne l’opposto, bruciature profonde sulla parte bassa del corpo, gambe e piedi soprattutto. Lo choc anche nei racconti dei soccorritori arrivati sul luogo della tragedia, che hanno trovato padre e figlio semi carbonizzati. Fin dalle prime ore dopo l’accaduto era poca la speranza di riuscire a salvarli viste le loro condizioni. Entrambi non hanno più ripreso conoscenza.
Chi erano
Lamberto Balzi, da tempo in pensione, è stato per molti anni della sua vita lavorativa un professore di disegno tecnico alla scuola media Galilei di Pieve a Nievole, lo ricordano infatti molti suoi ex studenti del paese. Il cinquantaquattrenne Luca invece, dopo il diploma di perito meccanico-elettronico all’istituto tecnico Fedi-Fermi di Pistoia e aver frequentato la facoltà di Ingegneria meccanica a Firenze, è stato titolare di alcune società tecniche attive nei servizi e nelle consulenze alle aziende, tutte con sede a Montecatini.
Il fatto
Il dramma si è consumato sabato, sotto il sole cocente di mezzogiorno. L’allarme ai vigili del fuoco è arrivato dai vicini di casolare dei Balzi, che guardando i filmati delle telecamere di sicurezza quando si trovavano dentro la propria abitazione hanno visto che all’esterno si stava sollevando pochi metri più in là una colonna di fumo nero, e poi con questa le fiamme minacciose. Era poco lontano anche Marco Finizzola, che stava lavorando nella sua oliveta quando si è consumata la tragedia (il figlio Matteo, accorso sul posto, ha dato una mano alle squadre sul campo scavando delle linee frangifuoco per circoscrivere il rogo).
La centrale operativa del 118 ha inviato, oltre all’automedica dall’ospedale di Pescia, tre ambulanze delle Misericordie di Pieve a Nievole, Montecatini e Marliana. I due gravi ustionati sono stati caricati sui mezzi e portati al campo sportivo della Palagina, in Via Nova, dove li aspettavano due elisoccorso. Quello con a bordo il 54enne Luca è ripartito per il centro grandi ustionati dell’ospedale Cisanello di Pisa, l’altro con l’85enne Lamberto verso il presidio di Parma. Purtroppo, una corsa contro il tempo che si è rivelata inutile e non ha evitato un dramma che ha sconvolto la Valdinievole.