La cronaca
Juventus, Pogba a duemila euro al mese
Il club bianconero verserà solo il minimo sindacale al francese che guadagnava 10 milioni. Ha ammesso di aver assunto testosterone per disattenzione: potrebbe patteggiare
TORINO. «Ovviamente sono molto sorpreso ma non ho elementi per giudicare la questione. Si stanno accumulando tante cose per lui, è un momento molto difficile. Avrò tempo di parlargli nei prossimi giorni, gli ho scritto un messaggio». la reazione del ct della Francia, Didier Deschamps sulla positività di Paul Pogba. «Ha preso consapevolmente dei prodotti? Non posso immaginarlo, conoscendolo non lo farebbe. Con tutto quello che ha in testa, poi. .. Ricordo le discussioni con lui sul vaccino e sul Covid. Però quella sostanza è nel suo corpo, non sappiamo come ci sia finita».
«Paul è un nostro grande amico, fa parte della nostra famiglia e siamo tutti con lui. Lo conosciamo bene e nessuno di noi può pensare che sia una cosa intenzionale», la parole di Kingsley Coman, compagno del “Polpo” nella nazionale francese.
La carriera dell’asso francese è appesa a un filo che probabilmente si spezzetà. Il giocatore ha ammesso con la Juventus di aver assunto, sia pure per disattenzione, un farmaco dopante: la soluzione più probabile a questo punto sembra quella del patteggiamento. Stando a quanto trapela, la positività del francese dipenderebbe infatti da un integratore acquistato a Miami su consiglio di un medico amico. Un integratore vietato e nel quale la presenza di doping sarebbe stata tra l’altro segnalata. Pogba dunque sapeva di rischiare, ma avrebbe comunque scelto di assumerlo.
Poche speranze di farla franca, insomma: la squialifica di quattro anni è dietro l’angolo e sono con un patteggiamento potrebbe essere ridotta. La Juventus ha sospeso lo stipendio a Pogba, che riceverà solo il minimo sindacale, vale a dire 47mila euro e spiccioli, per uno stipendio mensile che si aggirerà attorno ai 2mila euro. In pratica i soldi di un impiegato di medio livello. Bella differenza con i dieci milioni all’anno che il centrocampista francese avrebbe percepito.
«Questi eventi legati a Pogba sono sgradevoli per tutti, figuriamoci per la Juventus. Il clima non potrà essere dei migliori. Dovremo vedere come è avvenuto il fatto. Nel momento in cui si trova un certo tipo di sostanza hai tre giorni per chiedere le controanalisi. Non è scontato che avvenga. È presumibile che si andrà alla verifica. Quando c’è il controllo antidoping dal prelievo si immettono in due flaconi separati con chiusura ermetica. La procedura è standardizzata. Sono messi dentro kit sigillati trasmessi attraverso vettori controllati. La procedura è particolare, e non può avere interruzione. Va verificato qualora vi fosse difetto. La palla passa a Pogba che dovrà spiegare. Si può richiedere l’analisi del secondo flacone, qualora dia lo stesso risultato si può proseguire». Lo ha detto il professor Guido Valori, docente di diritto sportivo all’Università di Roma.
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