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La gioia di Benedetta Pilato con la medaglia di bronzo
La gioia di Benedetta Pilato con la medaglia di bronzo

Pilato regala un bronzo nell’ultima giornata di un Mondiale luci e ombre. Delusione Ceccon: solo quinto. Sara Franceschi ottima sesta nei 400 misti

31 luglio 2023
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FUKUOKA. Un bronzo che chiude un cerchio lungo 13 anni. E che al tempo stesso sa di conferma. Benedetta Pilato nell’ultimo giorno di gare ai Mondiali di Fukuoka regala un’ultima gioia all’Italia, la sesta medaglia in vasca in una rassegna comunque un po’ al di sotto delle aspettative per la spedizione azzurra. Il terzo posto nei 50 rana, alle spalle dell’imprendibile Ruta Meilutyte e della statunitense Lilly King, rappresenta la terza medaglia consecutiva in tre edizioni iridate. E pazienza se la lituana ha sottratto all’azzurra il record del mondo, fissando il nuovo primato in 29”16. Perché questa medaglia per la tarantina è particolarmente significativa. «L’anno prossimo cambio vita, cambio tutto – ha raccontato commuovendosi la ranista pugliese, che da settembre si trasferirà e si allenerà a Torino sotto la guida di Antonio Satta – sono stati anni fantastici, soprattutto con il mio allenatore, questo era il nostro 13° anno insieme e gli voglio dedicare la medaglia. È la nostra ultima gara insieme, sono sicuro che sarà sempre il mio primo tifoso». Per Benedetta è tempo di cambiamenti, di vita e in vasca. Lasciare Taranto, gli affetti e Vito D’Onghia, il suo storico allenatore, non è facile ma Benny è convinta «della scelta, sono contenta ed entusiasta. Però a casa lascio un gran pezzo di vita, a prescindere della mia famiglia che ci sarà sempre. Molti diranno che è solo un bronzo, ma per me vale come un oro quest’anno». Di certo è una medaglia che allevia in casa Italia qualche delusione di troppo arrivata anche nell’ultima giornata. Su tutte, l’uscita di scena in batteria dalla 4x100 mista maschile campione del mondo uscente. «Venivamo da due anni fantastici e ripetersi è sempre difficile, anche io punto l’Olimpiade però sono venuto qui e ho fatto i miei migliori tempi, se si lavora tutto l’anno bene poi nelle gare internazionali si dovrebbe andar bene – ha sottolineato Thomas Ceccon, che non è andato oltre il quinto posto nei 50 dorso – non voglio dire altro, ci dobbiamo lavorare, ci sono piccoli dettagli di tecnica e di squadra che vanno sicuramente migliorati. E speriamo di migliorarli». La rassegna degli sport acquatici si chiude per il movimento azzurro con 14 podi, di cui 6 arrivati dal nuoto in vasca lunga, che rispetto al Mondiale di un anno fa a Budapest ha ottenuto però tre medaglie in meno e otto accessi in meno in finale. Un risultato che deve far riflettere in vista delle Olimpiadi della prossima estate a Parigi.

Infine Summer McIntosh ha vinto l’oro nei 400 misti femminili: la canadese ha chiuso la finale in 4’27”11, firmando il record dei Campionati iridati. Alle sue spalle argento per la statunitense Katie Grimes, bronzo per l’australiana Jenna Forrester. Sesta posizione per la livornese Sara Franceschi, ultima azzurra impegnata in una finale nell’evento giapponese. Sara ha lottato al suo massimo: bravissima.
 

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