Serie A

Juventus, c’è il rischio di una doppia penalizzazione. Di Maria verso l’addio

Juventus, c’è il rischio di una doppia penalizzazione. Di Maria verso l’addio

Il club bianconero torna alla sbarra davanti alla Corte d’Appello della Figc per la questione-plusvalenze. Senza le Coppe in bilico anche Chiesa e Vlahovic

21 maggio 2023
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TORINO. Domani (lunedì 22) sarà il (primo) giorno del giudizio per la Juventus: il club bianconero tornerà alla sbarra davanti alla Corte d’Appello della Figc per la questione-plusvalenze che aveva portato alla penalizzazione dio 15 punti, poi sospesa.

La pubblica accusa sarà guidata ancora da Giuseppe Chiné, e i giudici saranno chiamati a quantificare nuovamente una penalizzazione per i bianconeri, aumentando o diminuendo, questa la soluzione più probabile, l’ammontare di punti da togliere alla classifica dei bianconeri: da molte parti si pensa che i giudici della Corte d’Appello, tutti diversi rispetto a quelli che il 20 gennaio decisero per il -15, potrebbero anche confermare la sentenza dei propri colleghi, anche se appare difficile visto che il Collegio di Garanzia del Coni ha chiesto, dopo aver definito il quadro delle responsabilità a carico degli ex dirigenti juventini, una riformulazione della sentenza. L’ipotesi più gettonata è un meno 9, che porterebbe la Juventus fuori dalla zona Champions. Ma non basta: c’è anche il freschissimo deferimento per la grana-stipendi che potrebbe portare altre sanzioni da scontare in questa stagione.

Un cambiamento di scenario che potrebbe incidere pesantemente sul futuro del club: non essere tra le squadre che parteciperanno alla massima competizione europea (ma forse neppure alle altre due Coppe), vorrebbe dire molti meno soldi in cassa (dai 50 ai 70 milioni) e questo potrebbe tradursi in un drastico ridimensionamento.

Al momento l’unico sicuro del suo posto è proprio Massimiliano Allegri. Il tecnico ha un contratto da 7,5 milioni annui fino al 2025: o chiede di andare via, magari per un’offerta superiore, o nessuno pensa di cacciarlo.

E la squadra? In caso di mancata partecipazione alle Coppe, la dirigenza potrebbe intervenire in maniera drastica. Hanno i bagagli pronti Paredes, probabilmente anche Rabiot e Cuadrado, colonne della squadra ma in scadenza di contratti molto onerosi.

Ma in bilico ci sarà anche Angel Di Maria, che aveva un accordo di un anno e che difficilmente rinnoverebbe senza la ribalta europea, e le esigenze di bilancio potrebbero anche richiedere il sacrificio sul mercato di uno tra Disan Vlahovic e Federico Chiesa, già affermati ma ancora abbastanza giovani da solleticare l’interesse dei grandi club europei, soprattutto quelli della Premier. Nuvoloni all’orizzonte: domani, intanto, sarà scritto il primo atto.
 

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