Il Tirreno

LA PARATA

La battaglia per i diritti inonda Livorno: attese 15mila persone per il Toscana Pride

Juna Goti
Manifestanti a Roma per il Pride l'11 giugno 2022
Manifestanti a Roma per il Pride l'11 giugno 2022

Il popolo Lgbtqia+ torna in piazza dopo due anni di pandemia. Ad accogliere il corteo sul lungomare anche 80 bandiere con i volti di undici livornesi che hanno fatto la storia della città

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Livorno. Per accogliere la parata del Toscana Pride, oggi Livorno farà sventolare sul lungomare 80 bandiere con i volti di undici livornesi che hanno fatto la storia della città e che in qualche modo ne sono stati il pride, l’orgoglio: da Amedeo Modigliani ad Armando Picchi e Carlo Azeglio Ciampi.

Il Toscana Pride arriverà a Livorno per la prima volta nella sua storia e gli organizzatori del comitato che rappresenta l’universo Lgbtqia+ si dicono pronti a ospitare sulla costa almeno 15mila persone da tutta la regione. Sarà il ritorno in piazza dopo due anni di pandemia. E dopo che, nei mesi passati, il Senato ha affossato il Ddl Zan. E anche dopo che, pochi giorni fa, è stata vandalizzata la panchina arcobaleno di Firenze. Ecco perché fuori e dentro la comunità si respira grande voglia di correre “fuori e sempre controvento”, come recita lo slogan della manifestazione, scelto a cinquant’anni dalla “Stonewall italiana” che fu organizzata in difesa dei diritti e della dignità delle persone omosessuali.

Il presidente del Toscana Pride, Luca Dieci, riassume così questa nuova battaglia per i diritti: «Lottiamo per la piena equiparazione di tutte le famiglie e il riconoscimento della responsabilità genitoriale, il diritto all’adozione e il matrimonio egualitario». O ancora: «Per il superamento della Legge 164/82, affinché i percorsi psicologici oggi propedeutici alla rettifica dei documenti anagrafici non siano più obbligatori e per il sostegno ai percorsi delle persone trans minorenni». Nel documento politico che accompagna l’evento si parla di «contrasto alle discriminazioni attraverso leggi contro i crimini d’odio e a tutela delle persone omosessuali, lesbiche, bisessuali, transgender, intersex, asessuali e non binarie», o ancora di «educazione alle differenze attraverso la promozione di una cultura inclusiva che valorizzi ogni soggettività all’interno dei sistemi scolastici, sanitari, sportivi, dei servizi pubblici...».

A Livorno il ritrovo è alle 16 nella centralissima piazza della Repubblica: da lì la parata fatta di carri e colori attraverserà il centro per arrivare sul lungomare, alla Terrazza Mascagni, dove si accenderà il dibattito sui diritti civili. Non ci saranno politici o amministratori a parlare sul palco. Chi vorrà potrà prendere parte al corteo. E il sindaco Luca Salvetti (eletto con il centrosinistra a trazione Pd, ma senza tessera di partito), ha già annunciato che sarà in testa al corteo, lanciando una sfida ai colleghi: «Mi auguro ci siano tutti i sindaci della Toscana con me...».

Da segnalare che in serata è in programma una grande festa tra le mura storiche della Fortezza Nuova. Ci saranno drag queen da tutta la Toscana, cantautori come Erio e Blue Phelix (da X-Factor), il famoso dj Protopapa e tre piste da ballo che omaggeranno la divina Raffaella Carrà.
 

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