Montecatini, stop alla luce negli hotel: «Gravi rischi in piena stagione». La zona e la data
L’interruzione dell’energia comunicata nelle scorse ore: «Un potenziale grave problema che rischia di arrecare danni considerevoli alle strutture»
MONTECATINI. Una interruzione della fornitura dell’energia elettrica in piena stagione turistica e in piena emergenza climatica. È quanto è stato comunicato (solo ieri, 2 luglio) da parte di E-distribuzione (società del gruppo Enel) in previsione della giornata di domani, 4 luglio, con blackout annunciato dalle 14 alle 19.
Quindi – solo per fare alcuni esempi – stop ai condizionatori, alle pompe di filtraggio delle piscine, ai frigoriferi, oltre che, ovviamente, alle luci e prese di corrente. E seppure si tratti di un’area ben delimitata nei dintorni di via Cavallotti (le cui utenze risultano tutte servite dalla stessa cabina elettrica oggetto dell’intervento), la preoccupazione di tanti operatori è dovuta all’alta concentrazione di strutture alberghiere che insistono nella zona, per un totale di oltre 800 posti letto.
«Un potenziale grave problema – dice il presidente dell’Apam Federalberghi Carlo Bartolini – che rischia di arrecare danni considerevoli alle strutture dell’accoglienza della zona e agli ospiti presenti in città. Desidero esprimere la forte preoccupazione per la tempistica di questo intervento, programmato in piena stagione turistica, durante una fase di elevata occupazione alberghiera in un periodo previsto con temperature elevate, oltre i 35 gradi e quindi classificato con allerta da parte degli enti preposti».
Tale interruzione comporterebbe secondo l’Apam gravi conseguenze per gli alberghi: rischio per la salute degli ospiti, costretti a muoversi in ambienti non climatizzati a elevate temperature e umidità («la prevalenza degli ospiti è di età avanzata e alcuni soggiornano specificatamente per effettuare delle cure termali», sottolinea Bartolini); rischio per la salute dei dipendenti e dei collaboratori, costretti a lavorare in ambienti a elevate temperature («si pensi al personale per il trasporto dei bagagli ai piani e al personale di cucina, dove al calore dell’aria si deve aggiungere anche quello dei fornelli a gas»); e ancora impossibilità di gestire le comunicazioni informatiche per la registrazione degli ospiti; deperimento delle derrate alimentari con maggiore velocità, e con notevole danno economico per l’azienda; poi i rischi di conseguenze alle macchine al momento della ripresa dell'alimentazione, che potrebbero allungare anche di molto i disagi.
E infine, «ripercussioni sulla reputazione della destinazione turistica, in un momento in cui il comparto ricettivo locale è in piena attività e si sforza di garantire standard elevati di qualità ai visitatori italiani e stranieri». L’Apam Federalberghi visti i problemi elencati ha pertanto scritto una lettera alla prefettura di Pistoia, al sindaco Claudio Del Rosso e al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani chiedendo un «autorevole intervento, affinché si possa valutare con la società di distribuzione di energia elettrica un rinvio dei lavori a un periodo meno critico, preferibilmente a stagione estiva conclusa, evitando così danni concreti alle imprese, disagi ai turisti e situazioni potenzialmente rischiose per le condizioni climatiche estreme».