Il Tirreno

Prato

«E adesso è vietato mollare per arrivare più in alto possibile»

di Vezio Trifoni
I biancazzurri festeggiano la vittoria allo stadio Melani di Pistoia (foto Nucci)
I biancazzurri festeggiano la vittoria allo stadio Melani di Pistoia (foto Nucci)

Morale alto in casa Prato dopo la vittoria nel derby sul campo della Pistoiese. Mister Ridolfi: «Cambi determinanti, chi è entrato ha fatto la differenza»

26 marzo 2024
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PRATO. Dopo vent’anni – era il 2004 – per i biancazzurri arriva la vittoria nel derby di campionato sul campo della Pistoiese. Il gol di Sowe spezza una cabala e soprattutto permette al Prato di mister Maurizio Ridolfi di uscire definitivamente dalla zona pericolosa e di poter pensare a raggiungere una migliore posizione in classifica. Intanto, giovedì prossimo si torna in campo al Lungobisenzio: alle ore 14,30 ci sarà il turno pre-pasquale contro il San Giuliano City, che ha due punti in meno del Prato. Per il team laniero è l’occasione per salire ancora in classifica.

Le parole del mister sono eloquenti. «Noi non si molla e vogliamo arrivare più in alto possibile perché questi ragazzi si meritano il meglio – ha detto Ridolfi – A Pistoia è stata una partita difficile, come si sapeva dall’inizio: nei derby non c’è classifica, si gioca sul filo del rasoio. Questi tre punti sono importanti e danno una soddisfazione alla società, al presidente e ai tifosi, che sono venuti in massa anche in questa occasione e che ci hanno seguito e supportato sempre e per noi che stiamo facendo grandi sacrifici. Sono contento».

Oltre 350 i tifosi biancazzurri che sono partiti dal palazzetto di Maliseti e a causa dello sciopero dei treni sono andati al Melani di Pistoia con mezzi propri. Prima dell’avvio della sfida hanno esposto uno striscione: “Stadi vuoti, Ultras assenti, colpa di società incompetenti”. A testimonianza che il rapporto tra la società e il tifo organizzato è ancora teso.

Mancano sei gare al termine del campionato e i risultati raggiunti dal duo Ridolfi-Sciannamè sono senz’altro positivi e hanno permesso di raggiungere l’obiettivo minimo con diverse giornate di anticipo. Il mister è stato bravo a dare spazio e far sentire tutti importanti. Anche nella sfida con la Pistoiese lasciare fuori Moreo, che non si era allenato per tutta la settimana, e dare spazio a D’Agostino ha dato un segnale a tutti che la squadra è determinante. E così chi entra in corsa dà il massimo, perché si sente decisivo.

Lo stesso Ridolfi ha spiegato così il non aver fatto giocare il centrovanti: «Moreo l’ho fatto partire dalla panchina perché non si è mai allenato durante la settimana e per una questione di gruppo è giusto far giocare chi si allena e sta bene. Poi chi è entrato – e adesso ci sono cinque cambi, quindi mezza squadra – ha fatto la differenza. I cambi nel calcio d’oggi sono determinanti e se i giocatori entrano con il piglio giusto e con determinazione fanno la differenza. E domenica sono stati tutti bravi».

Dall’altra parte Claudio Sciannamè ha riportato tranquillità nell’ambiente e anche la presenza di Gio durante la settimana ha dato quel senso di appartenenza che mancava in passato. Il lavoro in campo e fuori sta ottenendo i risultati attesi. Un cambiamento che se fosse arrivato prima forse avrebbe fatto sognare i playoff.

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