L'alluvione
Prato, la piscina olimpionica di Iolo per ora è solo una pozzanghera
Doveva essere pronta a giugno 2026, ma è ancora tutto fermo. Il rischio è di perdere i fondi del Pnrr
PRATO. In attesa della nuova piscina olimpionica di Iolo, o come è stata pomposamente chiamata lo “stadio dell’acqua”, l’unica piscina presente sul cantiere è la grande pozza marrone che in questi giorni di pioggia ha riempito la buca nel terreno compreso tra il campo di rugby e i pronto moda cinesi in via Ghisleri. E a questo punto diventa concreto il rischio di perdere i fondi del Pnrr che finanziano la maggior parte del progetto da 16 milioni di euro. In teoria la piscina avrebbe dovuto essere pronta entro il giugno 2026; ora si parla di una proroga fino al gennaio 2027; ma nessuno può scommettere che lo “stadio dell’acqua” sia finito anche per quella data.
Nei giorni scorsi il commissario straordinario Sammartino è andato a Roma a parlarne coi tecnici del Dipartimento dello Sport, ricevendo rassicurazioni, ma a questo punto sembra chiaro che qualcosa si sia inceppato.
Dello “stadio dell’acqua” si parla ormai da anni, ma finora sono solo parole. La convenzione stipulata dal Comune con la società Sport & Salute spa (l’ex Coni Servizi) per la gestione dell’appalto risale all’11 novembre 2022, quasi tre anni fa. Nel frattempo è arrivata la pioggia virtuale dei finanziamenti Pnrr e il bando è stato vinto dal raggruppamento di imprese di cui fanno parte Ferraro spa (mandataria) e Lm (mandante), ma nulla si è mosso in via Ghisleri, se non lavori di carotaggio e bonifica. Il progetto esecutivo, avviato nell’agosto dell’anno scorso, è diventato realtà lo scorso aprile, ma quello non basta. Serve il progetto definitivo che è in fase di redazione e non ha ancora visto la luce.
L’ultima riunione tra i tecnici comunali, quelli del Dipartimento dello Sport, Sport e Salute e la ditta appaltatrice risalre a venerdì scorso. Gli amministratori della ditta appaltatrice, ha spiegato il commissario Sammartino, « dovranno assumere entro la fine di questa settimana le determinazioni conseguenti agli ultimi aspetti della progettazione esecutiva della parte strutturale che, si ricorda, è nella fase di verifica da parte di una Società esterna». Cioè sciogliere gli ultimi nodi per posare la prima pietra. «L’amministrazione commissariale – hanno spiegato ancora dal Comune – richiederà all’impresa appaltatrice, titolare sia della progettazione esecutiva che dei lavori in un’ottica di appalto integrato, i termini precisi per l’avvio e l’ultimazione dei lavori dello Stadio dell’Acqua».
Insomma, si vuole capire quando potranno iniziare i lavori per capire poi quando potranno finire. Una data che ancora nessuno conosce.
Intanto non trova pace nemmeno la piscina comunale di via Roma, chiusa da più di una settimana per la caduta di calcinacci. Il montaggio del pallone è previsto alla fine di novembre, ma potrebbero essere soldi sprecati, perché la piscina potrebbe tornare operativa a febbraio, per poi smontare il pallone dopo due o tre mesi.
In una riunione che si è tenuta lunedì è stato deciso di spostare il nuoto libero e le giovanili della pallanuoto e del nuoto sincronizzato nelle altre piscine gestite al Cgfs a Prato e Comeana, ma logisticamente sembra un’impresa. Nel frattempo si sono guastati gli addolcitori e i tempi si sono allungati. Lo sport in acqua annaspa.
