Settembre pratese, via un altro pezzo: annullato il Mercato europeo
La rassegna gastronomica non si farà per “motivi logistici”
PRATO. Il Settembre pratese, inteso in senso lato, perde un altro pezzo, dopo il flop dei concerti, la Palla grossa spostata sul campo di rugby e un Corteggio in forma ridotta. Una determinazione del Servizio sviluppo economico del Comune, pubblicata ieri, annuncia che è stato annullato il Mercato europeo, che da anni si svolgeva a settembre. Si tratta della manifestazione che ogni anno portava nel cuore del centro storico le specialità gastronomiche dell’Italia e di molti paesi europei, dalla Spagna alla Grecia, dalla Polonia alla Germania. Il Mercato europeo avrebbe dovuto svolgersi dall’11 al 14 settembre in piazza Mercatale, ma quest’anno non si farà, “per motivi logistici” spiega il Comune. Dunque gli appassionati delle specialità gastronomiche di altri paesi dovranno farsene una ragione. Non si farà nemmeno il mercatino “Chi cerca trova”, che era in programma domani in piazza dell’Università, ma questo perché gli organizzatori hanno avvisato che gli espositori erano troppo pochi.
Si faranno invece altre iniziative, come la terza edizione di Panino’s love, dal 9 al 12 ottobre nel piazzale del Ponzaglio, e un’altra edizione di Vintakids il 19 ottobre in piazza San Domenico. Lo stesso giorno ci sarà anche Passioni d’autunno in piazza della Chiesa a Vergaio.
Intanto fervono i preparativi per il Corteggio storico di lunedì. Il commissario straordinario Claudio Sammartino ha vietato la somministrazione, dalle 20 fino al termine della manifestazione, di bevande in contenitori di vetro e di superalcolici. Vietato anche portarsi dietro bombolette di spray urticante (questi divieti varranno anche per “Prato a tutta birra” dal 10 al 14 settembre in piazza del Mercato nuovo).
E ieri il Comune e la Diocesi hanno annunciato i nomi dei testimoni dell’Ostensione della Sacra Cintola. Tre donne e un uomo impegnati nel mondo della scuola, del sociale e delle attività educative. Renza Sanesi, presidente della Fondazione Opera Santa Rita; Mario Battiato, preside dell’Istituto Comprensivo Gandhi; Giuliana Pirone, preside del Marco Polo e Diana Toccafondi, presidente della Fondazione Cassa di Risparmio di Prato. La scelta dei testimoni del rito da parte di Diocesi di Prato e Comune è stata guidata «dalla volontà di valorizzare, in una fase storica di incertezza, le forze positive della società civile che con il proprio lavoro contribuiscono all’arricchimento del presente e alla costruzione del futuro della comunità pratese».
«La scelta dei testimoni da parte di Diocesi e Comune non è stata casuale: sono stati seguiti criteri che guardano alle istanze vive della società civile – ha spiegato il commissario straordinario Claudio Sammartino – Abbiamo scelto di valorizzare l’impegno di realtà e iniziative sociali, di solidarietà ed educative e il valore della cultura come strumento di prevenzione e di crescita di una società propagato dalla scuola. In questo senso apprezzo il dibattito che si svolge sugli organi di informazione in questi giorni tra gli esponenti della società civile, del mondo produttivo, del lavoro e di altri organismi e corpi intermedi. Sottolineo, infine, il significato simbolico assunto dalla presenza di tre donne sui quattro testimoni di un rito che da secoli affida Prato alla protezione di Maria». l