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Prato, alle elezioni regionali in ordine sparso: già in campo i candidati di FdI

di Paolo Nencioni

	Uno dei manifesti elettorali di Tommaso Cocci
Uno dei manifesti elettorali di Tommaso Cocci

Ma c’è il caso di Claudio Belgiorno, recordman di preferenze e indagato nell’inchiesta sui rimborsi

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PRATO. La data delle prossime elezioni regionali ancora non c’è, le candidature ufficiali dei partiti nemmeno, ma in Fratelli d’Italia c’è già chi si è messo avanti ed è praticamente in campagna elettorale. Con un problema che prima o poi andrà affrontato, quello dell’ex consigliere comunale Claudio Belgiorno, che rischia di fare ombra agli altri due candidati in pectore, cioè a Gianluca Banchelli e Tommaso Cocci, portandosi dietro una grana giudiziaria.

Belgiorno si è autocandidato lo scorso 10 luglio, alla vigilia dell’insediamento del commissario prefettizio Claudio Sammartino, con un post su Facebook e uno slogan già pronto ( “Domani è un Belgiorno per cambiare”). Banchelli e Cocci non hanno fatto proclami. Si sono limitati a tappezzare la città di manifesti elettorali. E così, in teoria, le tre caselle maschili del listino per le regionali sarebbero già prese, in attesa delle tre riservate alle donne (in lizza Alice Gigliotti, Dania Melani, Emanuela Paci, forse anche Patrizia Cataldi). Alla fine deciderà un altro pratese, trapiantato a Roma, il responsabile nazionale dell’organizzazione di FdI Giovanni Donzelli, ma per il momento a nessuno è stato chiesto di fare un passo indietro. Tutti possono andare avanti in ordine sparso fino a quando il partito non deciderà il listino.

In prospettiva, però, si pone il problema di quanto peserà, nell’eventuale candidatura di Claudio Belgiorno, l’indagine che lo vede coinvolto dallo scorso mese di gennaio per i rimborsi versati dal Comune al suo datore di lavoro. Il caso era scoppiato la scorsa estate, quando emerse che la società “Mi piace eventi srl”, di cui Belgiorno era l’unico dipendente, aveva incassato la bellezza di 34.764 euro in 15 mesi a titolo di rimborso, giustificati dalle 810 ore di permessi usufruiti da Belgiorno per impegni istituzionali al costo di 49 euro l’ora. Una società che nello stesso periodo, siamo nel 2021, denunciava una perdita di 25.000 euro.

Storia ancora tutta da chiarire. A gennaio si è saputo che la Procura stava facendo accertamenti, acquisizioni di atti che sarebbero proseguiti anche in questi giorni, ed è improbabile che l’eventuale azione penale venga esercitata prima di ottobre o novembre. Dunque, in una fase nella quale la questione morale è tornata a far capolino a Prato dopo il terremoto giudiziario che ha spazzato via la giunta Bugetti, l’indagine sui rimborsi è una zavorra che Belgiorno si porterà dietro fino al voto.

Fratelli d’Italia, almeno ufficialmente, non ha mosso rilievi all’ex consigliere comunale e per ora se lo tiene stretto, anche perché Belgiorno alle ultime elezioni è stato capace di portare a casa 1.879 preferenze, record storico a Prato. Difficile rinunciare a questo pacchetto di voti, anche se bisognerà capire se e quanto l’indagine possa aver eroso il consenso personale dell’ex consigliere comunale.

I problemi ovviamente non sono solo a destra. Lo stesso ex sindaco Matteo Biffoni si candiderà per un posto in Regione con un procedimento penale aperto, quello che lo vede indagato per omicidio colposo in seguito all’alluvione del novembre 2023. Anche per quel fascicolo non si prevedono tempi rapidi di definizione.

Belgiorno, che mercoledì presenterà il suo staff elettorale all’ex teatro di San Giusto e ha già avuto modo di dire che la questione dei rimborsi è solo una montatura di chi gli vuole male, dà voce all’anima populista dell’elettorato di Fratelli d’Italia, è una presenza fissa sui social e strizza l’occhio alla destra della destra, mentre Tommaso Cocci, al momento favorito nella corsa per le regionali, è l’anima moderata dei Fratelli e guarda al centro. Se si guardano le preferenze delle comunali, partirebbe con l’handicap rispetto a Belgiorno ma negli ultimi 12 mesi si è fatto molto conoscere e ora il suo volto rassicurante campeggia sui manifesti 3x6 accanto allo slogan “Da soli è un’idea, insieme è futuro”.

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