La tragedia
Prato, spunta il nome di Mannelli nella lunga volata elettorale
Il centrodestra alla ricerca di un candidato sindaco pensa al proposto della Misericordia, che però nega
PRATO. Mancano ancora almeno dieci mesi alle elezioni comunali che dovranno dare un nuovo sindaco a Prato, dopo le dimissioni di Ilaria Bugetti, travolta dall’inchiesta per corruzione che vede indagato anche l’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, ma il centrodestra potrebbe aver già individuato il nome su cui puntare per riconquistare il Comune, dopo la storica vittoria di Roberto Cenni nel 2009, che però non riuscì ad aprire un ciclo.
Il nome che circola insistentemente in queste ore è quello di Gianluca Mannelli, proposto della Misericordia. Un “civico” come era stato Cenni, con solidi agganci nel mondo cattolico e relazioni trasversali in città.
Mannelli, 63 anni ad agosto, dal 2016 alla guida della più importante associazione di volontariato in città, sarebbe stato individuato dai vertici del centrodestra per uscire dal recinto delle candidature di partito e dare una scossa a una città che rischia di avvitarsi su se stessa dopo il terremoto giudiziario che ha azzerato la giunta e il consiglio comunale.
Il diretto interessato però smentisce decisamente. Dice che nessuno per ora lo ha cercato e bisogna credergli. Tenuto conto di quanto è lontano il traguardo, sarebbe strano il contrario, in una città dove nelle più recenti tornate elettorali i candidati ufficiali sono usciti sotto lo striscione dell’ultimo chilometro per correre la volata. Smentisce ufficialmente anche l’azionista di maggioranza della coalizione di centrodestra, cioè Fratelli d’Italia, con l’ex capogruppo in consiglio comunale Tommaso Cocci, per il quale è ancora in campo la possibile candidatura della deputata Chiara La Porta, che si è già dichiarata disponibile. O meglio, dice Cocci, la candidatura di una donna (che potrebbe essere anche la forzista Rita Pieri).
I rumors che accompagnano il nome di Gianluca Mannelli tenevano conto anche di questo, e cioè che la strategia del centrodestra sarebbe stata quella di tenerlo coperto il più a lungo possibile “schermandolo” con l’eventuale candidatura di Chiara La Porta, per poi farlo uscire al momento giusto.
Le stesse voci dicono che il proposto della Misericordia, il cui nome era già circolato per il centrodestra prima delle comunali 2024, si sarebbe dichiarato disponibile, a una sola condizione: che sull’altro fronte non maturasse la candidatura dell’ex sindaco Matteo Biffoni. Ma su questo, come detto, c’è da registrare la smentita del diretto interessato. Tra l’altro la candidatura di Biffoni, che al momento è ancora sulla carta quella con più speranze di vittoria, dovrebbe superare lo scoglio degli equilibri interni al Pd. Perché se Eugenio Giani, come sembra, dovesse essere ricandidato in Regione, l’area Schlein, nonostante abbia vinto il congresso, si troverebbe ancora al palo in Toscana e forse mal digerirebbe la ricandidatura di un riformista come l’ex sindaco. In ogni caso siamo solo all’inizio dei giochi e il traguardo è ancora molto lontano.