Prato, disastro eventi: perché sono a rischio il Corteggio e la Palla Grossa
E i concerti del “Settembre” ormai sembrano una chimera
PRATO. Non ci sono più certezze, nemmeno sugli eventi che di solito rallegrano i pratesi al ritorno dalle vacanze. L’unica certezza è che sarà un finale di estate in tono minori, se va bene.
Nel giorno in cui la sindaca dimissionaria Ilaria Bugetti evita l’onta degli arresti domiciliari (ma non la conferma dei gravi indizi di colpevolezza nell’inchiesta che la vede indagata per corruzione insieme all’imprenditore Riccardo Matteini Bresci) si fanno sempre più insistenti gli scricchiolii del “Settembre pratese”. A questo punto i concerti in piazza Duomo o in piazza delle Carceri sembrano una semplice chimera. Il raggruppamento temporaneo di imprese che avrebbe dovuto organizzarli (Le nozze di Figaro di Firenze, Ponderosa di Milano e A-live di Alberto Castellani) risultano assegnatari del bando, dal 20 maggio, ma non hanno ancora firmato un contratto. E forse a questo punto non lo firmeranno nemmeno. Troppo difficile, a fine giugno, mettere insieme un programma decente per fine agosto, senza contare i problemi logistici di un evento spalmato su due piazze.
Ma chi pensava che il resto degli eventi si poteva salvare, forse rimarrà deluso. Perché anche la Palla Grossa, che doveva tornare nella sede tradizionale di piazza Mercatale, è a forte rischio. Così come, addirittura, il Corteggio storico dell’8 settembre, perché nel bando vinto da Nozze-Ponderosa-Castellani e finanziato con 462mila euro, c’erano i concerti, ma anche la Camerata strumentale in piazza Duomo e il Corteggio, che l’anno scorso è saltato a causa del maltempo e quest’anno potrebbe saltare a causa della malapolitica. Perché sta emergendo con sempre maggiore chiarezza che nell’organizzazione di questi eventi si sono accumulati gravi ritardi, aggravati dal terremoto giudiziario che si è abbattuto sul Comune lo scorso 13 giugno.
Difficile ottenere risposte: gli organizzatori invitano a rivolgersi al Comune, il Comune dice di chiedere agli organizzatori. Insomma, bocche cucite.
«Già dal 30 maggio – attacca il consigliere comunale di centrodestra Leonardo Soldi – il Comune non ha proceduto alla costituzione della commissione di valutazione necessaria per selezionare gli eventi collaterali alla Palla Grossa. Un’omissione che ha lasciato scoperto uno dei pilastri del settembre pratese, tanto sotto il profilo organizzativo quanto sotto quello della promozione culturale. Inoltre, dopo la scadenza e la sopravvenuta incompatibilità dell’organizzatore storico, a seguito di una manifestazione di interesse e di un bando pubblico, è subentrata una nuova associazione temporanea di imprese. Tuttavia, la Giunta non ha predisposto per tempo la presentazione del programma artistico, o non ha sollecitato gli aggiudicatari a trasmettere la proposta definitiva nei tempi utili, con tutto ciò che ne consegue: primo fra tutti il ritardo nella promozione e nella vendita dei biglietti. In passato questa programmazione avveniva mesi e mesi prima, dovendo anche tenere conto delle agende degli artisti. Sorge quindi il dubbio che gli aggiudicatari possano davvero proseguire con l’organizzazione». Teoricamente, non tutto è perduto. Intorno al 10 luglio sarà nominato un commissario prefettizio e se quest’ultimo non sarà un mero burocrate potrà dare una sveglia a chi non si è mosso e tentare di recuperare quello che ora sembra perso.