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Rinasce dopo oltre un secolo il “finto cognac” di Prato inventato dai chimici delle tintorie


	La "spoletta di Prato"
La "spoletta di Prato"

Quando la città non poteva permettersi il vero liquore francese fu inventata un’alternativa meno costosa, che ora è stata riportata in vita da Galciana Sviluppo. Degustazione gratuita nel fine settimana

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PRATO. Rinasce dopo più di un secolo il “finto cognac” di Prato, un liquore inventato dai chimici delle tintorie quando la città non poteva permettersi il vero cognac francese. L'Associazione Galciana Sviluppo, impegnata nella riscoperta e valorizzazione di prodotti enogastronomici perduti, ha aggiunto un nuovo tassello alla sua missione culturale: la rinascita della "Spoletta di Prato", un liquore ispirato all'antico "finto cognac" pratese, nato nei primi anni dell'Ottocento.

Per far conoscere questo prodotto storico, venerdì 11 aprile dalle 17.30 alle 19, al Bar La Biribaola di via Mannocci e sabato 12 aprile dalle 16 alle 17.30 al Caffè delle Logge in piazza del Comune si terrà un assaggio gratuito aperto a tutte le persone interessate a scoprire il gusto di questo antico liquore pratese.

Per riportare in vita questo liquore, l'associazione ha condotto un'approfondita ricerca storica attraverso gli archivi di Stato e ha raccolto testimonianze dirette da persone che conservano ricordi e racconti legati a questa tradizione del passato. Le ricerche sono partite da libri storici del 1910, come Il Liquorista del dottor Arturo Castoldi, e si sono arricchite delle indagini già condotte dallo storico Giampiero Guarducci, profondo conoscitore della cultura pratese, che ha dedicato anni allo studio di documenti e ricette tradizionali. Grazie anche al suo impegno, è stato possibile recuperare gran parte della formula originale del finto cognac.

Nel XIX secolo, Prato era una città modesta e non poteva permettersi di importare il costoso cognac francese. Tuttavia, grazie alle competenze chimiche sviluppate dagli alchimisti pratesi, coinvolti nel settore tessile per la tintura dei tessuti, nacque un'alternativa locale. Questi esperti crearono una ricetta basata su alcol, frutta, erbe aromatiche e spezie. Dopo oltre un mese di macerazione, invece di affinare il liquore in botte come avveniva per il cognac francese, inserirono nella soluzione macerata della corteccia di quercia, che conferiva al prodotto il caratteristico colore ambrato e il sapore tannico tipico del cognac. Dopo circa tre mesi di preparazione, questo "finto cognac" risultava talmente simile all'originale che la maggior parte delle persone non riusciva a distinguerlo. Veniva consumato principalmente come correzione del caffè o come corroborante, sfruttando le proprietà benefiche delle erbe aromatiche utilizzate nella ricetta.

Si racconta che il liquore veniva consumato anche dai soldati della milizia che, sotto il Granducato di Toscana, difendevano Prato e risiedevano all'interno del Castello dell'Imperatore. Durante i rigidi turni di guardia invernali, i militari ne facevano uso per riscaldarsi e mantenere la vigilanza lungo le mura e i bastioni della città. Per rendere omaggio a questa tradizione, il logo della Spoletta di Prato si ispira al Bastione delle Forche, una storica fortificazione ancora ben conservata, situata lungo le mura cittadine e costruita nel XVI secolo per volere di Cosimo I de’ Medici come parte del sistema difensivo della città.

Con il passare del tempo, questa preparazione andò perduta, ma oggi, grazie all'impegno di Galciana Sviluppo, il finto cognac pratese è tornato a vivere con il nome di "Spoletta di Prato". La ricetta originale è stata rivisitata e corretta per adattarla ai palati moderni, mantenendo però intatti i suoi sapori unici e la tradizione che la caratterizzava.

Una delle caratteristiche distintive della Spoletta di Prato è la separazione netta tra caffè e liquore, un effetto che si ottiene seguendo una scrupolosa preparazione che può essere consultata sul sito dell'associazione (galcianasviluppo.it).

La realizzazione del liquore è stata affidata all'Opificio Nunquam di Tavola e il finto cognac sarà inizialmente disponibile presso il Bar La Biribaola di Galciana e I Frari delle Logge nel centro di Prato.

Con questo progetto, l'associazione ha voluto valorizzare un autentico pezzo di storia locale, rinnovando una tradizione che unisce cultura, enogastronomia e identità cittadina.

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