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Prato, due allevatori assediati dai lupi: «Ci arrivano fin sotto alle finestre»

di Niccolò Tempestini
Silvia accanto alle pecore di razza Suffolk e un capo ucciso dai lupi
Silvia accanto alle pecore di razza Suffolk e un capo ucciso dai lupi

Tre attacchi in pochi giorni ai danni di un’azienda agricola di Montepiano

30 agosto 2024
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VERNIO. Silvia ed Emilio si conoscono da quando sono ragazzi, con dedizione e sacrifici da venticinque anni stanno realizzando i loro sogni. Oggi sono soci di una azienda agricola di allevamento a Montepiano, loro paese di origine, e si sono costruiti una famiglia con due vivaci bambini, Vincenzo e Bruno. L’amore per gli animali ha portato questa giovane coppia alla creazione dell’azienda agricola La Noce sui terreni da sempre di proprietà della famiglia di Emilio, e l’allevamento in selezione delle pecore Suffolk, razza allevata principalmente in Scozia, è il fiore all’occhiello dell’azienda in cui da due anni, dopo la ristrutturazione di un’immobile storico si sono trasferiti a vivere tutto l’anno con i bambini.

«Abbiamo sempre desiderato vivere a contatto con la natura e gli animali – spiega Silvia Gualtieri – Negli anni siamo riusciti a creare un allevamento con capre, pecore e maiali, abbiamo rimesso a posto le strutture e infine abbiamo restaurato l’immobile dove viviamo». Silvia ed Emilio lavorano durante la settimana, hanno realizzato tutto nel loro tempo libero, faticando ma sempre con ottimismo: «Non ci è mai pesato perché ci piace quello che facciamo, però non ci eravamo mai trovati in una situazione come negli ultimi giorni». Da Ferragosto l’azienda ha subito tre incursioni dei lupi. «Tre attacchi in pochi giorni – spiega Silvia dopo essere tornata dal controllo delle fototrappole disposte lungo la recinzione – due di giorno, in cui sono riusciti ad uccidere un capretto e due agnelli, mentre la notte di mercoledì i cani hanno fatto scappare la coppia di lupi prima dell’aggressione alle pecore che erano nel loro recinto elettrificato». Il recinto dista poche decine di metri dall’abitazione della coppia che stava dormendo quando è stata svegliata dai cani. «Ho aperto la finestra e ho visto due lupi ringhiare e il nostro cane davanti al cancello che abbaiava, non pensavo che sarebbe arrivati così vicini a un’abitazione». Montepiano è in piena stagione turistica ed il paese è pieno di villeggianti oltre agli abitanti. «Credevamo che la presenza di tante persone in paese e nei dintorni allontanasse gli animali selvatici, ma già da qualche settimana avevamo notato dei resti di caprioli e selvaggina nei paraggi» racconta ancora Silvia. La scorsa estate non si erano registrati episodi del genere, mentre negli anni precedenti la presenza del lupo era già costata una ventina di capi d’allevamento: «Nel 2021 la perdita più ingente, otto capi di bestiame uccisi in un solo attacco. Siamo abituati alle avversità della natura e siamo coscienti che i predatori fanno parte dell’ecosistema in cui abitiamo, tuttavia viviamo qui con i nostri, da due anni ci siamo trasferiti dopo aver ristrutturato la casa ma non potevamo immaginare di ritrovarsi i lupi sotto la finestra. Abbiamo allertato ed informato le autorità competenti e l’Asl, speriamo che siano intraprese le opportune misure di sorveglianza, sicurezza e tutela, per il bene delle persone ma anche degli animali, predatori compresi. Per evitare altre aggressioni abbiamo preso in considerazione di vendere il bestiame per evitare che i lupi percepiscano nei nostri paraggi la presenza di prede che li spinge ad avvicinarsi, ma speriamo di non dover arrivare a questo» chiude malinconica Silvia mentre si dirige a governare le sue amate pecore.
 

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