Il Tirreno

Prato

Indagato un carabiniere

L’ingresso del tribunale di Prato
L’ingresso del tribunale di Prato

Sottoufficiale dell’Arma è sospettato di aver favorito la fuga di un ricercato  ritenuto uno dei tre autori della rapina di un orologio avvenuta lo scorso febbraio

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PRATO. Un sottufficiale dei carabinieri in servizio al Comando provinciale di Prato è accusato di aver favorito la fuga di un ricercato.

La circostanza è emersa nell’ambito di un’altra indagine, riguardante una rapina compiuta da tre persone ai danni di un cinese, il 22 febbraio scorso. Il cinese fu derubato di un orologio Jaeger LeCoultre del valore di almeno 15mila euro, oltre a 300 euro in contanti. A essere sospettate di quel colpo tre individui: due marocchini e un italiano. Così nei confronti dei tre presunti rapinatori è stata emessa un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Solo che mentre due di loro sono stati trovati, mentre il terzo è riuscito a eludere le ricerche.

Una capacità di sfuggire che potrebbe non essere stata casuale: nel corso delle indagini, infatti, si legge una nota del procuratore Luca Tescaroli, è emerso il sospetto che un sottufficiale dei carabinieri possa aver informato dell’indagine in corso un avvocato che, in passato, aveva difeso uno dei tre indagati. Per questo l’abitazione del carabiniere è stata perquisita e il militare è accusato di aver violato il segreto investigativo.

Non è escluso, in questo sovrapporsi di indagini, che gli elementi di accusa nei confronti del sottufficiale siano emersi nel corso di intercettazioni telefoniche svolte nell’ambito dell’inchiesta che, lo scorso 31 maggio, aveva portato all’arresto del tenente colonnello Sergio Turini, per presunti favori all’imprenditore Riccardo Matteini Bresci, entrambi ancora agli arresti domiciliari.

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