Prato, manichini attaccati sul ponte per protesta. Denunciato residente
Il Comitato chiede una revisione della viabilità. «La strada è pericolosa e troppo trafficata»
PRATO. Hanno appeso degli striscioni lungo via delle Fonti per protestare contro la viabilità. Hanno raccolto le firme, quattro fogli fitti fitti di residenti e aziende e poi, come Comitato, sono stati attaccati dei manichini a dei pali, ai lati di uno dei ponti con l’intenzione di ribadire che quel tratto è pericoloso e che così qualcuno prima o poi verrà investito. Ieri mattina uno dei residenti, Daniele Santini, ha visto vigili del fuoco e polizia sul ponte per rimuovere i manichini e, presentandosi, è andato a spiegare di cosa si trattasse. Denunciato per aver turbato la regolarità del servizio pubblico si è dovuto presentare in questura dove gli è stato notificato l’atto ed è stato informato che indagini sono in corso. Con lui, a sostenerlo, un gruppo di residenti della zona che da tempo chiede la revisione della viabilità della zona. Per tutti sia il ponte sia la strada sono troppo pericolosi e sarebbe necessario aprire i tratti di strada, uno in via Sabadell, già realizzati. «Noi abbiamo un’azienda proprio sotto il ponte – racconta Nadia Coppini con il marito Marcello Boretti – e siamo consapevoli che prima o poi accadrà qualcosa di grave. Il ponte così stretto è un via vai di mezzi pesanti nonostante sia vietato e ci circolano molte persone in bicicletta. Sarebbe necessario fosse creata una viabilità alternativa».
Il transito delle bici è dovuto alla presenza di molte aziende e al fatto che si tratta di una via di collegamento tra la zona della Questura e la zona industriale dove lavorano molti stranieri che al lavoro vanno in bici. «La sera, intorno alle 22, è una fila continua. Non si vedono e i mezzi non si scambiano», racconta Daniele Santini. «È evidente – aggiunge – che lì serve un senso unico e la realizzazione di una pista ciclabile per togliere il pericolo. Le strade per transitare altrove ci sarebbero».
Una è proprio quella in via Sabadell, pronta da circa un anno ma chiusa, che collega via delle Fonti direttamente alla nuova zona industriale del Macrolotto 2. Probabilmente realizzata con gli oneri di urbanizzazione ma chiusa e a un primo sguardo piuttosto stretta se da utilizzare per tir di grandi dimensioni.
Le aziende della zona lamentano le difficoltà e anche i residenti. «Io a piedi non riesco ad andare da una parte all’altra del ponte – aggiunge Donatoo Sacco – perché non rimane alcuno spazio. Si vede chiaramente se si osserva cosa passa da lì durante una giornata». Stessa difficoltà per Elisabetta Petrucci. «Mio marito per raggiungere l’azienda da casa – commenta – deve attraversare il ponte e anche se sono pochi metri prende l’auto. È rischioso senza contare il fatto che il traffico è continuo». Giuseppina Corea conferma e con Monica Magnolfi e gli altri ribadisce come la protesta sia sacrosanta. Non è un caso che sono arrivati davanti alla Questura pronti a testimoniare subito solidarietà e appoggio al compaesano Santini. «È il nostro diritto a esprimere un disagio – aggiunge Santini – e come comitato credo sia giusto che possiamo farlo. Tra l’altro non abbiamo creato, a differenza della strada, alcun pericolo. I manichini sono chiaramente identificabili come tali ed erano attaccati fuori mezzo metro dalla strada e in alto: quindi non d’intralcio alla viabilità».