Il Tirreno

Prato

Il ricordo

Addio a mamma Antonella: ispirò le poesie della figlia

di Maria Lardara
Martina con la madre Antonella in una foto scattata 20 anni fa
Martina con la madre Antonella in una foto scattata 20 anni fa

La madre di Martina Marotta si è spenta all’età di 64 anni

30 ottobre 2022
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PRATO.  Doveva essere un giorno di festa, quello della sua laurea che è stata rimandata all’ultimo minuto. E invece si è trasformato in una circostanza di lutto e dolore, quello per la perdita dell’adorata mamma Antonella. Quella mamma che è rimasta 114 giorni su un letto dell’ospedale Santo Stefano, a lottare fino all’ultimo contro le complicazioni di una leucemia cronica di cui soffriva a tanto tempo. Quadro aggravato dal Covid che ha colpito la donna mentre era ricoverata, agli inizi di settembre. Aveva 64 anni Antonella Tonti e per Martina, che oggi ha 24 anni ed è a un passo dal traguardo della laurea magistrale in scienze delle comunicazione all’università di Perugia, oltreché donna coraggiosa e mamma amorevole è stata fonte d’ispirazione per la sua vena poetica a soli 7 anni. Per la bellezza di ben 257 premi letterari vinti uno dietro l’altro a 14 anni, la giovane poetessa in erba fu nominata alfiere della Repubblica dall’allora capo dello Stato Giorgio Napolitano. Questo avveniva esattamente 11 anni fa, nell’ottobre 2011, ma la prima poesia Martina la scrisse sui banchi di terza elementare, all’epoca in cui frequentava le Collodi. I primi versi s’intitolavano “quel diamante della mia mamma”, una gemma preziosa “con tutti i lati luccicanti”. In quelle parole, riecheggiava tutto il timore della piccola per la malattia della mamma, c’era quel verseggiare genuino che faceva guardare Martina il mondo degli adulti dal suo osservatorio innocente. Dal dolore per la mamma che combatteva una grave malattia sbocciarono fiori di poesia. Martina ha scelto una canzone di Zucchero per dare l’addio alla mamma su Facebook, “Menta e rosmarino”. «Me la cantava in gravidanza – racconta la ragazza – mentre aspettava il mio arrivo».

 

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