Il Tirreno

Prato

Giovane donna rischia di annegare, salvata da un bagnino nel Ferrarese

Maria Rosa Bellini
Il bagnino Florin Cuciureanu che ha salvato Francesca Martelli
Il bagnino Florin Cuciureanu che ha salvato Francesca Martelli

La donna, Francesca Martelli, 29 anni, si era avventurata in mare nonostante ci fosse bandiera rossa e un forte vento. E' stata trasportata con l'elisoccorso all'ospedale di Ravenna dove è ricoverata in gravissime condizioni

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PRATO. Tragedia del mare sfiorata a Lido di Pomposa, uno dei sette lidi di Comacchio, in provincia di Ferrara, nelle acque antistanti il Bagno Playa Dorada. Francesca Martelli, 29 anni, cittadina italo-danese, residente a Prato e in vacanza a Lido degli Scacchi, ha rischiato di morire annegata verso le 17 di lunedì 30 maggio. Solo la preparazione e la professionalità dell'assistente bagnante Doru Florin Cuciureanu, 45 anni, del Cus Salvataggio, ha evitato che la giovane donna annegasse.

La ragazza stava nuotando tra la riva e gli scogli, il mare era piuttosto agitato a causa di un teso vento di Garbino e non vi erano proprio le condizioni ideali per fare il bagno. Molto probabilmente la giovane è stata colta da malore, ma è stato provvidenziale l'intervento del bagnino che l'ha tratta in salvo, caricandola sul pattino e riportandola a riva.

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La donna, che si trovava nella spiaggia libera compresa tra i bagni Playa Dorada di Lido di Pomposa e il Sagano di Lido degli Scacchi, è stata immediatamente soccorsa oltre che da Cuciureanu anche dagli assistenti bagnanti Marcello Farinelli, Ciro Cinti e Moris Bellini, in attesa del personale dell'emergenza medica del 118, che intervenuta sul posto, ha stabilito il trasferimento della donna in elisoccorso all'ospedale di Ravenna, dove ora si trova ricoverata in gravi condizioni in Rianimazione.

Cuciureanu, come lui stesso ha raccontato, era in servizio alla postazione di salvataggio davanti al Bagno Playa Dorada, quando ha notato la donna che nuotava vicino agli scogli. «Ero alla mia postazione - spiega - con il vento che tirava era impossibile stare in acqua con il pattino e tra l'altro vi era bandiera rossa per la balneazione. Ho visto la donna nuotare, ho fischiato per attirare la sua attenzione e invitarla a uscire dall'acqua. Non mi ha sentito e nemmeno visto, ho avuto come un presentimento, ho preso il pattino e sono andato verso di lei. Quando l'avevo ormai raggiunta ho visto che aveva smesso di nuotare e ho capito che stava annegando, che le era capitato qualcosa, forse un malore. L'ho caricata a bordo e l'ho trasportata a riva mentre ho allertato i colleghi che sono corsi verso di me, muniti anche di defibrillatore. Una volta sulla spiaggia abbiamo cominciato le manovre di rianimazione».

Sul posto per ricostruire la vicenda e compiere gli accertamenti del caso , sono intervenuti gli uomini della capitaneria di Porto Garibaldi, i carabinieri della Compagnia di Comacchio.

 

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