Quasi sicuramente accidentali le cause del rogo nel pronto moda cinese

Quasi sicuramente accidentali le cause del rogo nel pronto moda cinese

I rilievi dei vigili del fuoco di Prato non hanno ravvisato segni evidenti di dolo, anche se resta qualche dubbio. La Procura non ha ancora aperto fascicoli ma l'area è stata sottoposta a sequestro probatorio dai carabinieri

19 maggio 2014
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PRATO. Nessun dolo accertato e nessun indagato per il rogo al pronto moda Aox, la ditta cinese di via del Molinuzzo al Macrolotto distrutta da un incendio la mattina di domenica 18 maggio. Questo il primo responso che esce da una mattinata di rilievi operati dai Vigili del fuoco di Prato nella confezione andata in fiamme e in tre ditte adiacenti: due pronto moda e una di trasporto che si trova dalla parte opposta del capannone che fino a 15 anni fa ospitava il maglificio Cervino.

La procura al momento non ha aperto alcun fascicolo e aspetta di avere in mano la relazione dettagliata dei vigili del fuoco. Tuttavia i carabinieri, che stanno svolgendo le indagini, hanno sottoposto a sequestro probatorio l'area danneggiata dall'incendio per consentire agli investigatori di ricostruire cause e modalità.  

Da quello che si è potuto accertare, nel pronto moda Aox lavoravano quattro operai compresi l’artigiano titolare e il giovane cinese salvato dalle fiamme. Quest’ultimo era l’unico presente al momento dell’incendio. Dalle sue testimonianze è entrato nel magazzino per recuperare alcuni oggetti, rimanendo intrappolato dentro. Per salvarlo i pompieri lo hanno fatto passare da una finestrella dopo aver segato le sbarre. Nel salto, ha battuto la testa ed è stato medicato al pronto soccorso dell’ospedale Santo Stefano.

Proprio il fatto che dentro il magazzino ci fosse un dipendente, lascia qualche elemento di dubbio sull'origine dolosa del rogo, o quanto meno su una distrazione. La porta d'ingresso del pronto modo aveva una chiusura difettosa ed è molto probabile che durante la notte la ditta fosse custodita da un dipendente. Secondo il funzionario dei vigili del fuoco che ha redatto la relazione, l’incendio è partito nella parte posteriore del pronto moda. Potrebbe essere stato un corto circuito all’impianto elettrico ma anche una cicca di sigaretta lasciata accesa. Non sono stati trovati fornelli, cucinotti, bombole di gas o altre possibili fonti di fuoco, né tanto meno taniche di benzina o combustibili infiammabili. Le fiamme si sono sviluppate rapidamente a causa dei vestiti e dei tessuti contenuti nel magazzino.

La parte anteriore della ditta è rimasta quasi integra, se non per i danni provocati dal fumo denso che ha invaso tutto il locale. Il fumo ha danneggiato anche le tre ditte vicine, sia i pronto moda che si affacciano sulla strada della ditta Aox incendiata, sia la ditta di trasporti che si trova sul retro. Altri due particolari: il magazzino era regolarmente provvisto di estintori, che l’operaio presente all’interno al momento dell’incendio non ha utilizzato, forse perché non ne ha avuto il tempo o perché preso dal panico. Secondo particolare: i vigili del fuoco non hanno trovato letti o altri elementi che potessero far ritenere che all’interno della ditta ci vivesse qualcuno. Insomma, nessun dormitorio. “Questi magazzini erano stati tutti controllati dopo la tragedia del dicembre scorso in via Toscana”, ha precisato il funzionario.

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