Va forte il gelato ai Biscotti di Prato
Mar.Lar.
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Enrico Brogi mostra una vaschetta del gelato ai cantuccini di Prato L'idea della gelateria del Corso conquista gli stranieri
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PRATO. Cantuccino, mon amour. Se non da sgranocchiare con una carta turistica sotto mano, almeno da leccare assaporando una pallina di gelato in cono o coppetta. E così la trovata del gusto al cantuccio, firmata Gelateria del Corso, sta diventando una fresca consolazione per quei turisti che non hanno modo di acquistare una confezione di biscotti come ricordo della vacanza a Prato (a causa delle pasticcerie chiuse in centro d'agosto). Gli ingredienti scelti dai fratelli Emanuele ed Enrico Brogi (hanno aperto la gelateria in via Mazzoni nel marzo scorso) ricalcano in effetti la ricetta storica dei cantucci. D'obbligo le mandorle (salate e non dolci per non stuccare troppo il palato), l'aggiunta di un po' di rosso d'uovo e di biscotti di Mattonella (sbriciolati nell'impasto) darà il tocco finale. «Nello sperimentare la ricetta - racconta Enrico Brogi - avevamo pensato di utilizzare anche un po' di vin santo, ma l'effetto non piaceva tanto a detta dei clienti. In realtà, prima ancora di aprire la gelateria avevamo in mente d'inventare un gusto inedito e originale. Inoltre da pratesi - sottolinea il giovane titolare - ci piaceva l'idea di un omaggio alla nostra città e al suo prodotto per eccellezza. Per non perdere i sapori di una volta». E i turisti apprezzano la bontà del cantuccio in versione gelato.