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Volley: Serie A2

Kemas Santa Croce, ecco coach Bulleri: chi è il pisano figlio d’arte che punta alla Superlega coi Lupi

di Davide Ribechini

	Inizia l'avventura di coach Bulleri, nel riquadro, alla guida della Kemas Lamipel Santa Croce 
Inizia l'avventura di coach Bulleri, nel riquadro, alla guida della Kemas Lamipel Santa Croce 

Ribaltone tecnico al PalaParenti: via il tecnico Mastrangelo. Ora servono entusiasmo e sostegno ai biancorossi per continuare a sognare

30 marzo 2023
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SANTA CROCE. Il “day after” della Kemas Lamipel Lupi Santa Croce ha una sola parola d’ordine: ripartire. L’era Mastrangelo si è chiusa e nessuno ha intenzione di soffermarvisi troppo, né la società né la parte tecnica. Principalmente perché non sarebbe funzionale allo scopo, e cioè vincere la partita di domenica (2 aprile) e dare l’assalto ai playoff con l’obiettivo minimo di raggiungere la semifinale, come nella stagione passata. Il nuovo tecnico biancorosso, Michele Bulleri, è già al lavoro. Quaranta anni, pisano, è figlio di Umberto Bulleri, figura storica del volley sotto la torre pendente. Ha iniziato con il femminile, arrivando a Santa Croce nel 2014 come responsabile del settore, dopo varie esperienze sia nel giovanile che in categoria. Sotto la bandiera dei Lupi ha guadagnato le finali nazionali Under 14 e Under 16, ricoprendo in parallelo il ruolo di selezionatore provinciale di Pisa.

Da Santa Croce è volato in Francia, abbracciando il maschile: 4 anni a Nantes come secondo di Fulvio Bertini, prima, e Hubert Henno nell’ultimo anno. Ovviamente Ligue A. È tornato in Italia questa estate, per svolgere le funzioni di secondo allenatore in Serie A2 e di responsabile tecnico (ancora una volta) del settore femminile. La società, adesso, lo ha scelto come primo allenatore; l’ambiente gli si è stretto subito attorno, senza pensarci un attimo.

La rescissione del contratto tra i Lupi Santa Croce e Mastrangelo ha restituito, come primo effetto, la normalità perduta. Perduta non tanto o non solo per qualche sconfitta di troppo, ma per la “bomba” di mercato che aveva già messo il tecnico pugliese con un piede e tre quarti fuori dal progetto, nonostante avesse firmato un biennale. E questa cosa, pur legittima dal punto di vista professionale, non era stata digerita affatto dalla piazza, pronta a farsi sentire già nel match interno con Lagonegro (domenica 19 marzo), figuriamoci adesso dopo il tonfo di Reggio Emilia (Lupi liquidati 3-1 dalla terzultima in classifica). Partito il “casus belli”, la tifoseria biancorossa si concentrerà sul sostenere un gruppo di giocatori che mai come domenica 2 aprile, con Castellana Grotte, avrà bisogno di aiuto. Non ci saranno più alibi e la squadra dovrà rispondere “presente” dal punto di vista mentale. Per questo ci sarà bisogno della Curva Parenti e di tutto il sostegno possibile. Venerdì 31 marzo, nell’usuale conferenza stampa della vigilia, si presenteranno Bulleri, il capitano, Leonardo Colli e il giocatore più esperto, Manuel Coscione. Un altro segnale forte, per provare a voltare pagina.


 

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