Il Tirreno

«Ci confronteremo con i territori. Raccogliamo le sottolineature negative, i malumori e li affronteremo». Lo assicura il segretario del Pd toscano, Emiliano Fossi, dopo il caso esploso a Pontedera per l'esclusione dell'assessora comunale Sonia Luca dalle liste dem per il Consiglio regionale. Che però evidenzia: dopo il dialogo con i territori sulle liste alla fine ha scelto il livello regionale del partito "come è normale che sia".

• Caos Pd a Pisa: capolista a sorpresa, Luca esclusa e una guerra tra correnti inspiegabile

E qui fa quadrato: "Credo molto in un'idea di un partito centrale che condiziona la politica e le politiche amministrative. E' una cosa che ho detto anche in direzione regionale, perché piaccia o non piaccia per quanto ci riguarda il partito fa questo". Le liste, prosegue, sono state costruite mettendo al centro "una serie di obiettivi che c'eravamo prefissi", osserva allargando il punto di osservazione dell'operazione al campo largo. "Veniamo da mesi di grande impegno" in cui è stata chiusa "un'alleanza ampia, progressista con Avs e M5S, sulla base di una piattaforma politica programmatica avanzata". Il nuovo assetto del centrosinistra a sostegno di Eugenio Giani, però, si è tradotto in "una formula politica diversa e in proposte innovative". Tra queste, Fossi pensa al "tema dell'acqua" in cui "dobbiamo andare chiaramente verso la prospettiva della ripubblicizzazione". 

Insieme a questo, spiega ancora Fossi, "c'è stata la costruzione di un'alleanza intorno alla candidatura di Giani" e l'elaborazione delle liste "con elementi di innovazione marcati, capaci di guardare al futuro". Questo "è stato fatto, poi naturalmente ci sono territori contenti e meno contenti, persone contente e meno contente, scelte che possono essere accettate o meno".