Pontedera, furti e vandalismi nelle chiese: il parroco pronto a chiudere
Uno dei recenti episodi raccontato all’omelia da don Cuter. Il sacerdote porterà le immagini delle telecamere alle forze dell’ordine
PONTEDERA. «Sono a disagio ma non posso non raccontare quanto accaduto». Mentre sconsolato don Angelo Cuter, parroco della chiesa del Sacro Cuore ai Villaggi, prende parola dal pulpito, per l’omelia, alza al cielo un messale. Sopra la copertina c’è uno spazio vuoto. «È scomparsa – dice rivolgendosi ai fedeli – la placca d’argento che raffigurava Gesù, rubata l’altro giorno. Fra l’altro era un caro ricordo donato dalla famiglia di un amico scomparso a cui ero molto affezionato». Alcuni malintenzionati sono entrati in azione in chiesa e hanno portato via il copri lezionario. E il prete pensa di chiudere la chiesa.
«Avranno pensato che – aggiunge don Cuter – come oggetto di valore potevano rivenderlo». Ma non è la prima volta che i ladri prendono di mira il Sacro Cuore. «Due mesi fa – ricorda don Angelo – mi hanno rubato il cellulare che avevo lasciato in sacrestia. Poi c’è stato il vetro rotto di una finestra e non dimentichiamo i tubi dell’impianto di riscaldamento e di condizionamento tagliati dai vandali che avevano fatto irruzione qualche mese alla palestra dell’ex Enalino». Il furto della lamina d’argento è insomma solo uno degli ultimi episodi che hanno colpito la chiesa di don Cuter. «E pensare che abbiamo installato anche le telecamere per cercare di porre rimedio a questo trend. Stiamo visionando le immagini – continua – e andremo con il filmato dalle forze dell’ordine. Se continuerà questa situazione sarò costretto a tener chiusi i battenti della chiesa nelle ore non interessate da funzioni religiose. Almeno un po’ la mattina e il pomeriggio. Del resto passa sempre meno gente». È avvilito don Angelo, alla guida della parrocchia da 56 anni, perché questi gesti, a poche settimane di distanza l’uno dall’altro, fanno pensare e preoccupano non poco. «Alla fine – spezza il silenzio e chiude l’omelia il sacerdote – vanno amati anche questi disgraziati, sperando di trovare il modo giusto per aiutarli».
Ma non è solo la parrocchia a essere al centro del mirino dei malintenzionati. «Sono momenti difficili per la zona – conferma Massimo Leggerini, villaggino doc e presidente della società sportiva Stella Azzurra – e casi come questi non solo isolati. Capita di trovare danni a strutture e ai giardini. Nella nostra sede, tanto per fare un esempio, è sparita la chiave dell’ufficio. Sto provvedendo a cambiare l’intera serratura». Tentano il colpo, ci provano e non si arrendono. Magari non trovano niente di valore, ma si accontentano anche degli spiccioli.
Succede anche nella chiesa della Misericordia dove, spesso, ignoti, svaligiano le cassette delle offerte. «Si armano – spiega il governatore Matteo Leggerini – di una sorta di flessometro, di asticella alla cui estremità applicano il nastro biadesivo e svuotano le bussole, moneta dopo moneta. Per bloccare queste ruberie abbiamo installato pure le telecamere che proiettano i filmati direttamente sui monitor del centralino, ma neppure questo funziona da deterrente».
I ladri insomma si accontentano di poco. «Non saprei dire se per fame o per altro, fatto sta che quello che portano via è un poco che però serve a chi ha bisogno. Le offerte lasciate dai fedeli – conclude Leggerini – sono utilizzate per la Mensa della Solidarietà o per il Banco Alimentare. Non sono grandi risorse ma hanno uno scopo».
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