Furti, danni e devastazione, l'occupazione al Pesenti di Cascina distrugge la scuola: scattano le indagini
Accertamenti in corso per trovare gli autori degli atti vandalici
CASCINA. Studenti chiamati in caserma. I carabinieri di Cascina sono al lavoro per dare un nome agli autori degli atti vandalici avvenuti all’interno dell’istituto superiore “Pesenti” di Cascina, durante l’occupazione avvenuta nei giorni precedenti le vacanze di Natale 2024. Una devastazione vera e propria con oltre 40mila euro di danni.
I danni
Una ferita non solo per i danni materiali ma anche perché i vandalismi vanno nella direzione opposta alla strada del dialogo che da sempre contraddistingue la scuola cascinese. La dirigente scolastica, professoressa Ivana Carmen Katy Savino, ha formalizzato la querela che è stata depositata ai carabinieri di Cascina. Quindi sono partite le indagini iniziate naturalmente dagli studenti che facevano parte del collettivo che ha organizzato la protesta ma anche ad altri che sono stati identificati nei pressi della scuola nei giorni della protesta studentesca.
Le indagini
Trovare i responsabili viene considerato un atto importante anche ai fini educativi, per dare un segnale e per evitare che certe scene possano ripetersi. L’elenco della devastazione dovrebbe fare riflettere studenti e famiglie. Porte e pareti sfondate, vetri distrutti, così come gran parte degli arredamenti, per non parlare poi dei termosifoni che sono stati strappati dalle pareti. Non sono poi mancati i furti, gran parte delle apparecchiature elettroniche, fra cui, computer, monitor e tavolette grafiche, sono stati portati via, alcuni dei quali sono stati rintracciati fuori regione, oppure danneggiati. I bagni sono stati volontariamente intasati e la spazzatura è stata sparsa lungo i pavimenti della scuola.
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