Pontedera, cardiologia e oculistica si spostano nei moduli. Ecco il piano dei trasferimenti
Procedono i lavori al Lotti. Ora Oncologia avrà nuovi servizi
PONTEDERA. L’ospedale cambia. Il piano dei lavori per realizzare il nuovo reparto dell’emergenza procede come da programma. È questione di giorni e nei 16 moduli coibentati che sono stati installati all’ingresso del Lotti in via Roma saranno trasferiti nove ambulatori di oculistica, sei di cardiologia e uno di allergologia che attualmente hanno sede al primo e secondo piano del padiglione F, che nei prossimi mesi, forse già a marzo, comincerà ad essere demolito.
I tempi
«I container sono in fase di allestimento – spiega il direttore sanitario, dottor Luca Nardi – i nostri tecnici stanno lavorando alla rete wi-fi e al cablaggio delle reti. I lavori alla mensa stanno finendo, anche gli spogliatoi a piano terreno potranno essere spostati. Una volta che saranno trasferiti gli ambulatori, passaggio previsto per la fine del mese, gli ambulatori potranno definitivamente trasferirsi. Solo allora potremo iniziare a demolire il padiglione F». Ruspe al lavoro dunque. «Utilizzando un finanziamento del Pnrr, verrà ricostruito il padiglione nuovo su tre piani per ospitare il pronto soccorso, la rianimazione ed il blocco operatorio rispondenti ai requisiti dell’antisismica». I container saranno una soluzione provvisoria, così spiega l’Asl. «Quando andremo a liberare gli spogliatoi del piano terra e la mensa al primo piano troveranno spazio gli ambulatori di oculistica, cardiologia e allergologia» aggiunge Nardi. Non doveva esserci bisogno di questa soluzione provvisoria, poi i lavori per lo spostamento di mensa e spogliatoi hanno subito complicazioni e così è stato necessario fare arrivare i moduli esterni che tutti si augurano abbiano una durata inferiore a quelli della dialisi. Una volta poi rimossi questi moduli resterà una piazza ristrutturata con spazi a verde e panchine.
Dialisi
Vanno avanti come da programma anche i lavori del nuovo reparto di dialisi. Se non ci saranno nuovi ostacoli verso aprile l’Asl potrebbe cominciare a pensare al taglio del nastro di un reparto che a Pontedera i cittadini attendono da diversi anni e che si è “scontrato” anche con le tante difficoltà degli anni del covid e dunque con l’aumento dei costi delle materie.
Oncologia
L’anno inizia con una novità importante per l’oncologia al Lotti, finora gestita come Sezione semplice con Volterra, inserita nella Struttura complessa di oncologia dell’Alta Val di Cecina, Valdera e Livorno dell’azienda Usl Toscana nord ovest di cui è primario il dottor Giacomo Allegrini, direttore anche del Dipartimento oncologico della nord ovest. La decisione è già stata messa nero su bianco con una delibera firmata in questi giorni e che ora sarà proposta alla Regione Toscana. L’unità operativa complessa sarà organizzata tra gli ospedali di Pontedera e Volterra (Valdera e Alta Valdicecina) e avrà un nuovo primario. Mentre in questi giorni, in tempi abbastanza rapidi, l’Asl Toscana nord ovest ha individuato il nuovo responsabile dell’attuale unità operativa semplice, dopo che è andato in pensione il dottor Mario Filidei.
Al suo posto è stato nominato, dopo una selezione interna, il dottor Luigi Coltelli, oncologo dell’ospedale di Livorno che già lavorava anche per l’ospedale della Valdera.
Il primario Allegrini
La personalizzazione delle cure oncologiche rappresenta una delle sfide più importanti della ricerca clinica: di questo il dottor Giacomo Allegrini, direttore del Dipartimento oncologico della Toscana nord ovest, è fermamente convinto. «Ho sostenuto il progetto per riportare all’ospedale Lotti l’Unità operativa complessa di oncologia in quanto credo che sia importante anche per la ricerca clinica. Con la nuova organizzazione Pontedera, che negli anni ha mantenuto uno stretto rapporto con alcune associazioni e con la Fondazione per le attività di ricerca in oncologia (Faro) , attiva in Valdera, potrà trarne vantaggi.
Il sindaco Franconi
La notizia della nuova struttura complessa è stata comunicata al sindaco di Pontedera, Matteo Franconi. «Per Pontedera e la Valdera è molto importante. Significa avere a disposizione un primario in più e quindi una maggiore qualificazione del presidio in particolare in questo settore così sensibile, anche in considerazione della presenza di una breast unit che sta ottenendo ottimi risultati» è il commento del primo cittadino.
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