Il Tirreno

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L’avvistamento

San Miniato, un lupo nel portico sotto casa: «Oggetti ridotti in brandelli» – Video

di Nilo Di Modica

	Le foto del lupo (o ibrido) scattate da Simone Pistolesi
Le foto del lupo (o ibrido) scattate da Simone Pistolesi

La testimonianza di un residente che ha filmato l’animale: «È rimasto oltre un’ora». Gli esperti: «Probabile che non sia un ibrido, pare abbia un problema di salute»

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SAN MINIATO. Sicuramente spaventato, forse disorientato, minaccioso per chi se l'è trovato davanti. Questa l'ultima apparizione del lupo (o di qualcosa di molto simile) in Valdegola, lungo la via Maremmana. Incontro che questa volta è stato prolungato.

A cogliere le immagini dell'animale è stato Simone Pistolesi, residente del luogo, nel primissimo pomeriggio di lunedì. «Si era rintanato sotto il portico aperto di un'abitazione affacciata proprio sulla Maremmana, fra Ponte a Egola e La Serra, forse spaventato – racconta –. Avrebbe potuto scappare in qualsiasi momento, ma per qualche motivo è rimasto lì, mentre io da dentro la macchina cercavo di fargli delle foto. Nel mentre, però, ha cominciato a rosicchiare alcuni oggetti che erano accatastati sotto il loggiato, prendendosela prima con una vecchia poltrona, poi con un secchio che ha fatto a brandelli. Non sapevo più come farlo andare via».

Aria dimessa ma impaurita, coda fra le gambe, l'animale è rimasto sotto il portico per più di un'ora. «Ho provato in vari modi a farlo scappare, facendo rumore, suonando il clacson, ma niente – racconta Pistolesi –. Se ne stava rintanato fra un furgone ed il muro e di tanto in tanto sbucava».

Comportamento (ma soprattutto confidenza con l'uomo) che per alcuni potrebbe destare qualche sospetto sulla natura dell'animale. Molti, come sottolineato ieri anche dal sindaco di San Miniato Simone Giglioli, sono gli avvistamenti di questi mesi in quella zona. Solo il genoma potrebbe fugare ogni dubbio. Eppure dalle analisi dei video catturati, alcuni degli esperti interpellati da Il Tirreno affermano che potrebbe trattarsi di un lupo “vero”. «È probabile – dice la direttrice sanitaria dell'ospedale didattico veterinario dell’Università di Pisa, Micaela Sgorbini –. Forse con un problema ortopedico-neurologico. Non sta bene».

Che si tratti di un comportamento strano lo dice anche Luigi Boitani, zoologo e fra i pionieri italiani ed europei degli studi sul campo sui lupi, oggi professore emerito della Sapienza di Roma. «Si notano le orecchie basse ed i comportamenti anomali. Forse sta male o è molto vecchio, ma potrebbe tranquillamente essere un lupo – dice –. I lupi cecoslovacchi sono riconoscibili. In questo caso il muso, la fronte, i tratti rossicci all'esterno delle orecchie ed il pelo più chiaro all'interno, come le bande scure, ci dicono che potrebbe essere un lupo».

Dubbi sulla natura “ibrida” dell'animale sono però sufficienti a riaccendere anche a San Miniato la polemica con i cacciatori. Il lupo infatti è protetto, gli ibridi no. «Sono anni che segnaliamo al sindaco la presenza di animali potenzialmente pericolosi sul territorio – dice Piero Taddeini, dell'Associazione Nazionale Libera Caccia –. Ma non abbiamo mai ottenuto attenzione».

Polemiche sulle quali torna lo stesso Boitani. «Ibrido vuol dire tante cose, ma in genere anche loro non hanno comportamenti differenti dagli altri lupi o maggiore confidenza con l'uomo. Studi scientifici ci dicono che a Grosseto il 70% sono ibridi, come molti lo sono anche fra Pistoia e Reggio, sull'Appennino. Ma ci sono anche nuclei ottimi di italico. Un ibrido può essere frutto di successivi incroci con lupi nuovamente più “puri”, di generazione in generazione. Se si trovano davanti qualcuno l'istinto è comunque quello della fuga – dice il professore –. Il consiglio a chi se li trova davanti è di godersi il momento. Se invece si è in compagnia di un cane, pure al guinzaglio, la cosa può effettivamente complicarsi: il cane può rappresentare una preda. Il problema è che non esiste un modo certo, istantaneo, per sapere che animale abbiamo di fronte al momento che lo avvistiamo».

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