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Santa Maria a Monte, frana l’argine vicino al ponte: «Lavori urgenti, no rimpalli»

di Nilo Di Modica
Santa Maria a Monte, frana l’argine vicino al ponte: «Lavori urgenti, no rimpalli»<br type="_moz" />

Preoccupa lo smottamento sull’Usciana a Montecalvoli. Al momento l'unico intervento è consistito in una serie di teli per impermeabilizzare

29 dicembre 2023
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Santa Maria a Monte «Il Consorzio rimpalla al Genio Civile, questo aspetta non si sa chi, ma intanto sono passati due mesi e la frana va peggiorando». Guardano il ponte e l'argine con sempre maggiore sospetto i residenti di Montecalvoli affacciati sul canale Usciana, che da 2 novembre devono convivere con una frana che lentamente sembra allargarsi.

Lo smottamento si è verificato sul lato sud del fiume, a destra e a sinistra del ponte, rispettivamente sotto le case costruite sull'argine e che insistono su via del Pesco e sul primissimo tratto della via Francesca. «La frana si è aperta ai primi di novembre, ma per Natale lo smottamento è cresciuto, malgrado la cosa sia stata segnalata più volte al Consorzio di Bonifica – raccontano i residenti –. Dopo le segnalazioni alcuni addetti sono venuti a stendere dei teli, ma la terra, sotto, continua a cedere».

A fare l'intervento-tampone gli uomini del Genio, in attesa di lavori che, come spesso avviene in questi casi, necessiteranno di vari passaggi di responsabilità e competenza. «Siamo a conoscenza della situazione, che ci è stata segnalata subito anche da alcuni residenti – racconta il presidente del Consorzio 4 Basso Valdarno, Maurizio Ventavoli –. Abbiamo fatto tutti i passaggi necessari in questi casi, allertando il Genio Civile, con il quale condividiamo la competenza, specie in questi casi in cui abbiamo a che fare con l'ultimo tratto di un canale che si getta poco dopo in Arno».

Al momento l'unico intervento è consistito in una serie di teli per impermeabilizzare, ben visibili tutto attorno al ponte. Una vicinanza alla struttura che in parte giustifica la preoccupazione dei vicini, che da anni segnalano anche lo stato del passaggio sul fiume, caratterizzato dai marciapiedi molto stretti e da un corrimano decisamente provato dai vari incidenti degli anni passati. «Qui ci passano centinaia di camion a settimana – dicono i residenti –. Eppure le condizioni del ponte richiederebbero di prendere decisioni simili a quelle prese, ad esempio, per altri passaggi come quello di Calcinaia, dove i mezzi pesanti non passano più. Oltre a dei lavori strutturali al corrimano. Passando a piedi per il marciapiede si vede bene lo strapiombo sulle cerniere dei blocchi strada, il corrimano è rovinato con numerosi ferri a vista. Adesso, poi, con questa nuova frana a ridosso del ponte, le istituzioni contattate tendono a minimizzare e non vorremmo ancora una volta assistere al solito odioso rimpallo di responsabilità».

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