Da Forza Italia ai vertici di Charlie: Morelli scelta dal Comune per la Fondazione
Pontedera, l’ex capolista azzurra: «La politica non c’entra. Potrei anche candidarmi nel 2024»
PONTEDERA. La nomina è ufficialmente inserita nell’albo pretorio del Comune di Pontedera. Francesca Morelli entra nel consiglio di amministrazione della Fondazione Charlie, l’organismo nato nel 1997 con l’intento principale di gestire, potenziare e promuovere l’attività del numero verde Charlie telefono amico – si legge sul sito ufficiale fondazionecharlie.org – creato nel 1990 a Pontedera dalla cooperativa sociale “Il Ponte”. I soci fondatori sono Comune di Pontedera, Provincia di Pisa, E.Co.For. Spa, Cerbaie Spa e cooperativa sociale “Il Ponte”.
Ma perché la nomina dell’avvocata di Pontedera salta particolarmente all’occhio? Lei lo dice chiaramente: «Non è un passo verso la politica, voglio scongiurare subito ogni possibile indiscrezione che non corrisponde alla realtà».
Ma le elezioni comunali del 2024 sono dietro l’angolo. E la nomina di Morelli rischia di avere ripercussioni sul voto cittadino.
Forza Italia
Francesca Morelli nel 2019 era candidata con Forza Italia. Capolista del partito del leader Silvio Berlusconi. Come le altre formazioni del centrodestra, anche Forza Italia scelse di appoggiare Matteo Bagnoli, di Fratelli d’Italia, sconfitto dall’attuale sindaco (in quota Pd), Matteo Franconi, per 430 voti. Inutile girarci intorno. Quello di Francesca Morelli è un nome che circola negli ambienti politici cittadini. Donna, professionista, moderata e volto “nuovo” della politica. Il profilo è senza dubbio uno di quelli che potrebbe far gola alla coalizione per tentare di strappare – per la prima volta nella storia – l’ufficio più importante di Palazzo Stefanelli dalle mani del centrosinistra.
«Non cambio idea»
Viene da pensare che ora, con la nomina da parte dell’amministrazione comunale di Francesca Morelli all’interno del cda della Fondazione Charlie (la cui sede presto dovrebbe trasferirsi nei locali sul retro di Villa Crastan), per lei sarebbe più difficile rispondere “Presente” a un’eventuale richiesta di candidatura da parte del centrodestra locale. Ma lei taglia subito la testa al toro. «Il mio ingresso nella Fondazione non ha alcun legame politico. Se nel 2024 mi venisse chiesto di candidarmi a sindaca della città, valuterei senza condizionamenti. E potrei anche accettare». Di sicuro – al di là del “caso Morelli” – si intravedono le prime mosse in vista del voto della primavera dell’anno prossimo. Matteo Franconi appare lanciato verso la ricandidatura per cercare di ottenere il secondo mandato, mentre nell’area di centrodestra devono ancora essere effettuate valutazioni approfondite. C’è da tenere di conto anche la formazione del governo nazionale e l’esito delle ultime elezioni politiche. Chi traina la colazione, ora, è evidentemente il partito di Giorgia Meloni. Questo, per esempio, porterebbe a pensare a un Bagnoli-bis, anche alla luce dell’impresa solo sfiorata nel 2019.
La valutazione
L’avvocata di Pontedera lo sa. «Se mi candidassi a sindaco, so che la mossa stonerebbe rispetto alla nomina nel consiglio di amministrazione della Fondazione Charlie, ma non per me. Io non ci vedrei niente di male». Morelli continua con l’obiettivo di sgomberare ulteriormente il campo da equivoci: «Ho aderito al bando per ricoprire la carica nella Fondazione (in seguito al quale Simone Lombardi è stato nominato revisore dei conti, nda) perché il mondo del sociale mi appassiona da sempre. La politica non c’entra. Non vedo l’ora di avvicinarmi a questa nuova avventura, che voglio intraprendere col massimo dell’umiltà, imparando tutto, consapevole che per me i meccanismi di Charlie sono qualcosa di totalmente inesplorato. Alla politica, per ora, non ci penso».