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Grillaia, l’Arpat dà l’ok: «Nessuna criticità è emersa dai controlli»

L’agenzia per la tutela ambientale reputa che non ci siano problemi sul fronte delle emissioni in atmosfera
L’agenzia per la tutela ambientale reputa che non ci siano problemi sul fronte delle emissioni in atmosfera

In attesa dell’amianto nella discarica di Chianni

23 luglio 2022
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CHIANNI. L’Agenzia regionale per la tutela ambientale della Toscana (Arpat) non ha trovato criticità nella discarica Grillaia di Chianni rispetto al conferimento di amianto, autorizzato da una contestatissima delibera regionale durante la legislatura dell’ex presidente Enrico Rossi. I controlli si sono svolti a marzo, ma l’esito è stato diffuso solo ieri dall’agenzia regionale. «L’attività di controllo non ha evidenziato irregolarità – dicono dall’Arpat – e sono stati valutati gli approfondimenti tecnici effettuati dalla ditta riguardo al monitoraggio delle acque sotterranee che nel 2021 aveva registrato superamenti delle Csc, le Concentrazioni soglia di contaminazione».

Secondo l’agenzia, «i conferimenti di rifiuti in discarica non sono ancora iniziati perché la ditta sta ultimando le operazioni dedicate ad allestire le opere necessarie all’avvio della fase di coltivazione, ma il controllo è stato comunque svolto per verificare il rispetto delle prescrizioni Aia e del Piano di monitoraggio e controllo in vista della prossima operatività dell’impianto».

Secondo quanto previsto dall’autorizzazione, la discarica potrà accettare i rifiuti contenenti amianto solo se «confezionato, in modo tale da impedire la dispersione eolica della fibra libera». Leggendo la nota di Arpat si apprende che «il carico sarà ispezionato onde valutare l’integrità di ogni confezione, l’assenza di eventuale materiale disperso sul pianale interno del camion, l’adeguatezza degli imballaggi, la corretta disposizione del carico. Qualora vengano rilevate eventuali non conformità il carico non sarà accettato. Per quanto riguarda la campagna di monitoraggio “in bianco” delle fibre di amianto aerodisperse, per valutare il fondo ambientale, la ditta ha effettuato dodici campagne di monitoraggio, in modo da poter effettuare un confronto quando inizieranno ad essere conferiti i rifiuti contenenti amianto».

Molto discusse anche le emissioni in atmosfera che, secondo l’agenzia per la tutela ambientale, «il controllo tecnico-amministrativo non ha evidenziato irregolarità. È stato ispezionato l’impianto di abbattimento del biogas, ovvero la torcia temporaneatorcia. Esistono due sistemi di collettamento del biogas collegati ad altrettante centraline di scarico delle condense, da cui il biogas viene aspirato, per poi essere inviato alla torcia. Al momento è presente una torcia temporanea in attesa della nuova unità definitiva».

Insomma, sembra che manchi davvero poco all’arrivo in Alta Valdera di amianto. I tempi non sono certi, ma dai controlli degli enti preposti per ora sembra che non stiano emergendo problemi legati alle autorizzazioni ottenute dalla Regione Toscana nella passata legislatura.

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