Manager salvato col defibrillatore, un mese dopo lo installa in ditta e forma i suoi dipendenti
Arriva il Dae nell’azienda dove lavora il 44enne fucecchiese. Dipendenti e collaboratori a... scuola per imparare a usarlo
FUCECCHIO. Nicola Ferradini, 44 anni, di Fucecchio, ha mantenuto la promessa: installare un defibrillatore nell’azienda in cui lavora. Tutto in fondo nasce da questo proposito. E dal fatto che Nicola deve la vita proprio ad uno di questi strumenti in grado di rimettere in moto un cuore.
«Se sono vivo lo devo al fatto che è successo mentre ero nell’impianto del Cus a Pisa, al Beach Space, e che è stato subito usato un defibrillatore», sottolinea Ferradini, che alcune settimane fa ha avuto un malore mentre era in campo e stava giocando a beach volley. A distanza di un mese da quel malore, l’uomo sta bene e i dipendenti dell’azienda di Bientina dove lavora sono stati ora formati per usare il defibrillatore.
«Perché aspettare che qualcuno muoia per attrezzarsi?». Queste le prime parole pronunciate dall’istruttore Blsd Fabrizio Bonino della Cecchini Cuore di Pisa per riassumere una storia che ha dell’incredibile. Quella che ha visto protagonista, appunto, il dirigente della nota azienda toscana produttrice di legumi e cereali, la Del Colle di Bientina.
L’uomo, che la mattina del 17 ottobre scorso aveva partecipato ad un corso per imparare a soccorrere persone colpite da arresto cardiaco presso la scuola di defibrillazione precoce della Cecchini Cuore, ne è stato colto lui stesso a poche ore di distanza. A salvarlo dal malore sono state tre persone che hanno saputo praticargli un massaggio cardiopolmonare e che hanno usato un defibrillatore presente nell’impianto. Un segnale del destino, forse, ma che fa riflettere su quanto sia veramente determinante un intervento immediato per salvare una vita umana.
«Spero che questa mia storia sia una testimonianza che farà riflettere e soprattutto intervenire sulla cultura d’emergenza – dichiara il dirigente dell’azienda, Ferradini –. Nessuno di noi può mai sapere cosa può accadere a noi o ai nostri cari. Meglio farsi trovare sempre preparati perché un’ambulanza non farà mai abbastanza in tempo ad arrivare per salvarti la vita e magari non aspettare che accada una disgrazia per acquistare questa macchina salvavita. Servirebbe avere il maggior numero possibile di defibrillatori nelle città, nelle aziende, nelle scuole, nei luoghi pubblici».
Ora la Del Colle ha ospitato il corso di formazione della Cecchini Cuore tenuto dal formatore della scuola Fabrizio Bonino. A seguirlo tutti i dipendenti e collaboratori esterni dell’azienda che hanno imparato a riconoscere i segnali di un arresto cardiaco, a praticare un massaggio cardiopolmonare, a disostruire le vie respiratorie in neonati, bambini ed adulti e ad usare un defibrillatore.
Continua dunque l’opera di sensibilizzazione della Cecchini Cuore, associazione onlus voluta dal cardiologo Maurizio Cecchini che dal 2007 organizza corsi di primo soccorso ed installazione di defibrillatori presso aziende, scuole, palestre e vari Comuni.
«Con questo di Bientina arriviamo a 536 Dae su tutto il territorio – dichiara Cecchini – e siamo fieri di proseguire la nostra campagna contro la morte improvvisa che ha reso Pisa una delle città più cardioprotette d’Italia e che ha salvato 17 persone dall’arresto cardiaco. In 13 anni abbiamo realizzato 600 corsi Blsd sempre a titolo gratuito, coinvolgendo oltre 20.000 persone. Per informazioni sui corsi, che, ci teniamo a ribadire, sono completamente gratuiti, è possibile chiamare Fabrizio Bonino al numero 3428602303 oppure scrivere alla mail ilbonino@gmail.com». —