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Le opere di Massimiliano e Asia in mostra in Svizzera: le loro tele stregano il mondo

Tommaso Silvi
Asia Cardellini
Asia Cardellini

Lui è di Cascina, lei abita a Montecalvoli, giovani artisti saliti alla ribalta della critica: «In Italia farsi notare è quasi impossibile, ma all’estero la mentalità è differente» 

08 luglio 2019
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PONTEDERA. Ha iniziato a dipingere e disegnare quasi per caso. Tra un allenamento e una partita, nei ritagli di tempi. Oggi le opere di Massimiliano Precisi - 37 anni, di Cascina, un passato come calciatore, anche nelle giovanili dell’Empoli e in Serie C - sono conosciute in tutta Italia. E stanno addirittura attraversando i confini nazionali.. «Mi piace provocare attraverso la mia pittura - spiega Precisi - e odio spiegare il senso delle mie opere. Ognuno ci vede ciò che vuole, l’arte non è una scienza esatta». E in molti, nelle tele di Precisi, hanno visto qualcosa di unico. Tanti i complimenti da parte dei critici d’arte, e ora anche la soddisfazione di un’esposizione fuori dall’Italia. Precisamente, a Poschiavo, in Svizzera. Ma Massimiliano non sarà solo. Dalla provincia di Pisa partirà con lui Asia Cardellini, 23 anni, di Montecalvoli, frazione del comune di Santa Maria a Monte. I due saranno tra i protagonisti della mostra che si svolgerà nell’incantata località del Canton Grigioni, organizzata e allestita da Claudia Ivan, studentessa all'Accademia di belle arti di Brera, a Milano. La curatrice espone nei locali del Centro culturale di Poschiavo le opere di sette giovani artisti di diversa provenienza geografica: Elisa Balossi, Haidong Bai, Ciro de Sabatino, Paolo Manfredi, Riccardo Vitali. E, naturalmente Massimiliano Precisi e Asia Cardellini.

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L’esposizione mira a mettere in scena l'interculturalità e la ricchezza linguistica di creatori veggenti. Gesti artistici impegnati a trasformare il “già stato” in presente sensibile e limpido a paragone di una torbida e nebulosa contemporaneità che imprigiona l'essere umano. Come Massimiliano, anche Asia sceglie di non ispirarsi ad alcun pittore d’epoca o moderno. I suoi dipinti, realizzati con soltanto l’uso delle dita, danno vita a suggestive figure accese, spesso contornate dal caratteristico abisso nero con il quale firma tutte le sue opere. Nutre fin da piccola una sensibilità creativa che la porta a disegnare tutto ciò che la colpisce. L’inaugurazione della mostra di Poschiavo si terrà venerdì 19 alle 18 al Centro culturale del borgo svizzero. La mostra sarà aperta al pubblico da sabato 20 a domenica 4 agosto, dalle 13 alle 22. E se da una parte c’è la felicità e la soddisfazione di essere al centro di un grande evento culturale di livello internazionale, dall’altra, per Massimiliano Precisi, c’è l’amarezza per le condizioni in cui versa il mondo dell’arte in Italia. Almeno secondo il creativo artista cascinese. «In Italia è difficile che un giovane artista emerga, vanno avanti i soliti nomi nell'arte contemporanea, mentre all'estero c’è una mentalità più aperta, non si guarda tanto al curriculum. Se le opere piacciono, l’opportunità arriva». Precisi conclude con un aneddoto: «Una volta un gallerista a Pietrasanta mi disse “si sei bravo, ma ce l'hai 100 mila euro da investire? No? Ecco allora cambia lavoro”. Questa non è arte. O almeno, non è la mia idea di arte».

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