Pasta e peperoncino così l’Arci risponde alla destra securitaria
Anche Matteo Arcenni di Fdi si è fermato al banchetto e ha provato a donare uno spray. La reazione: no, grazie
PONTEDERA
Una grande tavola con 250 piatti di spaghetti al peperoncino. Sì, il peperoncino, il cui principio attivo è usato per le pistole o gli spray anti aggressione che tanto piacciono alla Lega e al centrodestra sui temi della sicurezza. La risposta di Arci Valdera alle iniziative degli avversari politici è stata quella di portare in piazza il peperoncino, mon amour, con cui condire (insieme all’aglio) gli spaghetti. «Fa dimagrire, è afrodisiaco, combatte le allergie, riduce lo stress, fa bene al cuore e quindi allunga la vita», spiega l’Arci nei 500 volantini stampati per l’occasione: il gazebo allestito in piazza Curtatone la mattina quando c’è lo shopping. Un elisir di lunga vita con cui, di fatto, si sancisce l’apertura della campagna elettorale per le prossime amministrative. Il sindaco Simone Millozzi, ex sindaci, come Corrado Guidi di Bientina, Ledo Gori, stretto collaboratore del presidente della Regione, amministratori del Comune di Pontedera e sostenitori del centrosinistra si sono fermati al banchetto dell’Arci.
«Abbiamo deciso di rispondere con il sorriso alle provocazioni della destra e della lista “Pontedera Sicura” che con le sue iniziative contribuisce solo a diffondere un senso di insicurezza», dice Sara Bandecchi. «Sappiamo bene quanta fatica sia necessaria per far fronte al disagio, ai problemi degli ultimi, quanta energia serva per creare una comunità coesa, in cui tutti stiano bene», ripetono Maria Chiara Panesi, presidente Arci, e Carla Cocilova. «Abbiamo poche certezze noi, ma di una cosa siamo sicuri: certi problemi non si risolvono dividendo le persone in forti e deboli, categoria questa in cui, guarda caso, rientrano sempre le donne, né promuovendo azioni di giustizia “fai da te” o lanciando provocazioni».
Come aveva anticipato, Matteo Arcenni, esponente di Fdi e di “Pontedera Sicura”, con Barbara Badalassi, Matteo Bagnoli e Stefano Romiti, è arrivato a portare il saluto agli «amici dell’Arci, che così contribuiscono a parlare di sicurezza in città. Ma noi ci teniamo in tasca il nostro spray». Le posizioni sono inconciliabili, il siparietto inevitabile. E quando Arcenni, che ha accettato spaghetto e peperoncino, ha donato lo spray a una rappresentante dell’Arci la risposta è stata netta: «No, grazie. Non se parla proprio». —
S.C.
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