Susanna Ceccardi è il nuovo sindaco di Cascina
La candidata della Lega, in rappresentanza della coalizione di centrodestra si è aggiudicata il ballottaggio e governerà la città nei prossimi cinque anni. Centouno i voti di differenza nei 36 seggi del comune
CASCINA. Un cambiamento epocale. Per 101 voti. Susanna Ceccardi, studentessa di 29 anni, vince il ballottaggio e passa alla storia. Ha avuto 8.897 voti (pari al 50,3%) contro gli 8.796 (49,7%) del sindaco uscente, Alessio Antonelli, Pd. 101 voti di vantaggio che fanno la storia: un sindaco leghista in una delle fortezze rosse che per tradizione sono vicine a Enrico Rossi, governatore della Toscana e già sindaco di Pontedera. «Mi impegnerò perché Cascina possa tornare a sorridere. Ringrazio chi mi ha aiutato, chi ha lavorato con me, chi mi ha votato», ha detto stanotte, dedicando poi l’elezione al fidanzato Alessandro che vive nelle Filippone. Intorno a lei è esplosa la gioia, dal comitato elettorale è stata accompagnata in trionfo in municipio, all'ufficio elettorale. C’è stata anche una telefonata con Matteo Salvini, leader della Lega.
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Susanna Ceccardi, che il sindaco uscente Alessio Antonelli, non ha esitato a chiamare "ragazzetta", ce l'ha fatta con l'aiuto di Forza Italia, Fratelli d'Italia ma anche di Progetto Cascina. Sulla candidata della Lega sono confluiti pure i voti di alcuni dei Cinque Stelle e, secondo alcuni, di una parte degli elettori Pd che non hanno digerito l’esito delle primarie che avevano visto la sconfitta di Andrea Paganelli contro il sindaco uscente, Alessio Antonelli.
Niente in questi mesi ha scalfito la "leonessa", come la chiama Matteo Salvini, il leader nazionale della Lega arrivato a Cascina per tre volte negli ultimi tempi. Diciamo pure che lei ha mantenuto “l'andatura da ruspa” per sfidare un sistema super collaudato, fatto di una lunga tradizione di sinistra e di centrosinistra. «Per prima cosa farò sgomberare La Tinaia, il centro profughi di Santo Stefano a Macerata e poi il campo nomadi abusivo a Titignano. I nomadi sono ancora lì anche se Alessio Antonelli ci ha raccontato il contrario. Era solo una trovata elettorale», ha detto Ceccardi.
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La nuova sindaca di Cascina - ci perdonerà se la chiamiamo sindaca dato che lei non ama essere definita con il sostantivo al femminile e preferisce la parola sindaco - è arrivata in consiglio comunale a Cascina cinque anni fa, con un risultato a cui nessuno aveva nemmeno lontanamente pensato. “Una mosca verde…” se la ride quando ci pensa. E si è piazzata lì, pronta ad attaccare la maggioranza in ogni momento. Strada facendo, ha costruito rapporti e legami con i cittadini che con il voto di ieri hanno dimostrato di essere stanchi delle strade e delle case allagate quando piove, dei furti nelle abitazioni e nelle aziende, dei progetti di accoglienza dei profughi gestiti da cooperative rosse.
Con un sorriso smagliante, Ceccardi ha affrontato una campagna elettorale per niente facile. Alla fine l'hastag da lei creato per difendersi dagli attacchi di Antonelli le ha portato fortuna: #vincereungiocodaragazzette. Azzeccato anche lo slogan "Coraggio Cascina", rivolto ai cittadini.
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Il malumore dell'elettorato era così grande che il centrodestra si è dato la carica, ha pensato che fosse questo il momento giusto per farsi coraggio e voltare pagina.
«Ma poi basta con questa storia della ragazzetta - spiega non troppo seriamente - Ma loro lo sanno che la sera crollo alle 21.30? Sì, vado a dormire presto, non certo come una ragazzetta. E poi basta con queste accuse, basta con la solita litania che siamo fascisti, guardiamo ai problemi di questa città, stiamo vicino ai cittadini che hanno bisogno, pensiamo agli sfrattati, ai disoccupati. Poche storie e meno amici degli amici. Comuque, d’ora in poi avrò molto meno tempo a disposizione per me. E chissà quante sere le avrò impegnate a lavorare per questo Comune».
La giunta, grazie anche agli alleati di Forza Italia e di Fratelli d'Italia, è già quasi decisa. Luca Nannipieri, storico dell’arte di livello nazionale, è il primo nome reso noto: farà l'assessore alla cultura.
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