Il Tirreno

Pontedera

Vivo eco e low cost nella mia casa di paglia

di Francesca Suggi

A Lorenzana nell’estate partirà il primo cantiere “a km zero” della provincia «Tetto e pareti sono fatte con le balle del contadino: innumerevoli i vantaggi»

2 MINUTI DI LETTURA





CRESPINA LORENZANA. Mattoni cento per cento vegetali. Anche per il tetto si usano quelle maxi balle a parallelepipedo sfornate direttamente dal contadino vicino al cantiere-eco: sbarca a Lorenzana la prima casa di paglia della provincia di Pisa. Il committente è un ingegnere elettronico in pensione che farà costruire una villetta unifamiliare alle porte del borgo: alla cornice 100% al naturale aggiungerà un tocco di domotica, con sensori in grado di far aprire automaticamente le finestre per quanto riguarda il ricambio d’aria e di far chiudere persiane e tapparelle se batte troppo il sole. «Sarà una casa rivoluzionaria», sottolinea con soddisfazione Sara Bartolini, architetto dello studio di architettura Filo di Paglia con sede a Firenze, specializzato in interventi di bio architettura e riqualificazione “al vegetale” dell’esistente. «Abbiamo presentato il progetto lo scorso anno, poi la questione della fusione dei Comuni di Lorenzana e di Crespina ha rallentato un po’ le cose, ma adesso tutte le questioni burocratiche sono al termine e nell’estate dovremmo partire». Costruire case con materiale di scarto, perché la paglia altro non è che lo scarto dei cereali, è motivo di orgoglio. «Ovviamente i costi sono ridotti – va nel dettaglio – Se facciamo un paragone con case tradizionali eco, classe A, oppure A +, in questo modo spendiamo mille euro al metro quadro, quasi il 30% delle tecniche di costruzione tradizionali». Con due balle di paglia si copre un metro quadro di superficie. «Anche a livello tempistico, una casa di paglia si basa su costruzioni a secco: voglio ricordare che la struttura è in legno e la paglia viene rivestita da sei centimetri di intonaco che conferisce una maggiore resistenza termica. La paglia di per sè è un grande isolante». In neppure un anno la villetta sarà pronta e il prossimo anno anche l’azienda agricolo biologica Amaltea di Rivalto (Chianni) si doterà di un’abitazione e di un laboratorio di paglia. «In questo modo c’è la garanzia di avere case sicure, antisismiche, con ottima resistenza termica, 100% naturali che non rilasciano alcun inquinante. Il primo edificio pubblico fatto così in Italia è stato a Vaiano: questa tecnica edilizia sta prendendo molto piede anche da noi».

Primo piano
Tecnologia e sicurezza

Alcol test, sullo smartphone ecco la app per valutare se mettersi al volante: come funziona e dove scaricarla

di Martina Trivigno
Sani e Belli